A poche ore dalle ostilità in quel di Interlagos, Max Verstappen si dichiara tifoso di Checo Perez. Il due volte campione del mondo si augura che il team mate riesca a spuntarla contro Leclerc nella lotta per il secondo posto in classifica piloti. Come squadra, dichiara Verstappen, l'obiettivo è fare uno-due nel campionato riservato ai driver.
Inizia così il week-end brasiliano, penultimo appuntamento del mondiale di Formula 1 2022, in casa Red Bull. Una casa dalle convivenze difficili, con lo scudiero protagonista di una stagione dal rendimento altalenante, e spesso preso di mira dall'ingombrante compagno di squadra. Dalle scie negate alla dichiarazione d'amore di Interlagos: che aria tira, veramente, tra i due alfieri Red Bull?
Che i rapporti tra i due non siano sempre stati idilliaci è cosa nota. Nel corso di questa stagione abbiamo visto i due Red Bull tirarsi innocenti scherzi da team mate, soprattutto in qualifica. Niente a che vedere con le mirabolanti imprese di Alesi e Berger, soprattutto fuori la pista e su cui torneremo più tardi, ma di episodi controversi ce ne sono stati, ed è giusto ricordarli per inquadrare le parole di Max alla vigilia del GP carioca.
"Come squadra vogliamo finire primi e secondi nel campionato piloti, quindi è fondamentale assicurarsi che Checo finisca davanti a Charles. Correre in Brasile è sempre bello, si respira cultura e la pista di Interlagos è davvero interessante, con la sua storia, i suoi dislivelli e le sue curve. Con la sprint race poi non avremo molto tempo per preparare la macchina, e questo può essere un problema".
Questa una sintesi delle dichiarazioni di Max alla vigilia delle libere di Interlagos. Oltre all'incensata sulla cultura locale che fa molto paraculata Hamilton style (a proposito, Lewis stavolta non si è limitato a dire di trovarsi nel circuito più bello del mondo, con i fan più entusiasmanti, come è solito dire ad ogni appuntamento, ma si è preso pure la cittadinanza onoraria. Voto 10: un rapace), il campione in carica si sofferma su due punti: Perez e sprint race.
Iniziamo dall'interpretare le sue dichiarazioni su Checo: "Come squadra vogliamo finire primi e secondi". Ecco, appunto. Come squadra. Perché, lo ricordiamo, i singoli non si sono aiutati un granché fino a questo momento. Citiamo qualche episodio: Spa, Verstappen nega la scia a Perez, che partirà secondo dietro a Sainz. Tempo di trasferirsi a Monza e il messicano rende il (non) favore al compagno. Anche al Paul Ricard, qualche settimana prima, Checo aveva fatto la prima donna negando la... scia al team mate, che in quell'occasione si beccava tre decimi da un'indiavolato Leclerc. Il tutto, sempre al sabato.
Ecco quindi come le parole di Verstappen alla vigilia delle prove libere a Interlagos, non ce ne vogliano i suoi tifosi, hanno un che di ilare. Dopo averlo (Red)bullizzato per tutta la stagione, Max ora tifa per Checo. E chissà, magari stavolta lo aiuterà?
Sarà la pista a darci le risposte. La stessa pista che sabato ospiterà l'ennesima sprint race della stagione: una buona occasione per trasformare in fatti le parole d'amore dell'olandese nei confronti del compagno, al ritmo di Samba.
In quanto a rapporti perlomeno non chiari tra compagni di squadra anche in casa Ferrari possiamo citare precedenti illuminanti, in questa stagione. Ce ne sarebbero a bizzeffe, ma tanto per restare in tema sprint race ricordiamo la mini gara austriaca agevolmente vinta da Verstappen. Grazie all'harakiri Ferrari imputabile perlopiù ai capricci di Sainz al sabato: sappiamo tutti poi com'è finita la domenica, col monegasco libero di gareggiare contro quello che all'epoca era il vero avversario, Verstappen, appunto.
Monegasco che deve fare i conti oggi con l'altro alfiere Red Bull, visto che i giochi per il titolo iridato si sono chiusi già da un bel pezzo. E così sarà Interlagos a dirci chi si presenterà ad Abu Dhabi come favorito per la P2 in classifica piloti. Speriamo perlomeno che tra compagni di squadra non si facciano scherzi.
E in fatto di scherzi, la Scuderia può vantare illustri precedenti: i più attempati ricorderanno Berger impugnare il freno a mano dell'auto di Todt, guidata da Alesi in un trasferimento da Maranello a Fiorano. Risultato? Auto cappottata e piloti miracolosamente indenni. Seppur un tantino al limite, questi sono gli scherzi che ci piace ricordare, a Maranello. Carlos, prendi nota...
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Foto interna Scuderia Ferrari