Il rivale più grande di un pilota è il compagno, per Hulkenberg un po’ di più
21/02/2023 05:40:00 Tempo di lettura: 6 minuti

"Il primo avversario di un pilota è il proprio compagno di squadra", è una frase che storicamente riecheggia in Formula 1, e rappresenta una delle poche verità assolute della massima serie.

Se sei un pilota di F1, al netto di rarissime eccezioni, il tuo compagno di squadra è l'unico pilota a disporre del tuo stesso pacchetto tecnico, ed è quindi il primo riferimento utile per valutare le tue capacità, in termini di velocità pura, di scelta delle strategie e di ricerca del giusto setup della monoposto.

Quando corri in una scuderia minore questo confronto è l'unico che consente di metterti in luce, non potendo valutare i risultati in termini di punti, si valuta quanto meglio riesci a fare rispetto al tuo compagno di cui magari si conoscono già le doti perché ha una sua storia nella massima serie. Volendo solo riferirsi agli ultimi anni è così che piloti come Leclerc, RussellNorris hanno dato prova del loro talento, pur non avendo ancora conquistato un Titolo Mondiale.

In questo contesto ci sono poi delle situazioni particolari, in cui questa rivalità può essere ancora più estrema a causa del temperamento battagliero di un pilota, vedi Ocon, o a causa di trascorsi "complicati" tra piloti che si sono poi ritrovati nella stessa scuderia. Può essere ad esempio il caso di Gasly ed Ocon in Alpine, francesi focosi cresciuti lottando uno contro l'altro, ed è sicuramente il caso di Hulkenberg e Magnussen.

La Haas, nonostante il passo avanti, è stata la terza macchina peggiore in griglia nel 2022, da questo punto di vista difficilmente un pilota della scuderia americana verrà valutato per i risultati assoluti, i punti e le vittorie ottenuti, ma verrà valutato per il confronto con il compagno. Questo parametro è costato il posto al giovane Mick Schumacher che nella scorsa stagione non è riuscito quasi mai a far meglio di Magnussen.

Quest'anno Mick è stato sostituito da Nico Hulkenberg richiamato in F1 dopo tre anni di stop per portare la sua esperienza in una Haas che non poteva oggettivamente permettersi i normali errori di un pilota inesperto. Per Hulkenberg quella con il pilota danese sarà più di una normale sfida tra compagni.

Il rivale più grande di un pilota è il compagno, per Hulkenberg un po’ di più

Tra i due sono volate parole non esattamente di stima dopo il GP d'Ungheria del 2017. Durante un intervista ai media, Nico ha definito il danese il "pilota più antisportivo in griglia". Magnussen, che lo stava ascoltando, ha subito risposto: "Succhiami le palle, tesoro!".

Sebbene di fronte alle telecamere i due piloti abbiano dichiarato di aver risolto la leggendaria disputa, per entrambi correre in Haas significa sfruttare al meglio l'occasione di un ritorno in F1 che non era affatto scontato. Se consideriamo anche i temperamenti notoriamente battaglieri di entrambi non possiamo che aspettarci una stagione ricca di scintille e di tanto materiale per la serie Netflix Drive to Survive.

L'obiettivo dichiarato dai piloti durante la presentazione della nuova monoposto è quello di portare insieme il team statunitense in testa al gruppo di centro classifica.

Non è un compito facile, ed Hülkenberg lo sa bene:

"Le leggi del midfield sono spietate e dure come chiodi. Penso che spesso siano più dure che in testa, dove si ha il lusso di una macchina veloce. Anche se si commette un errore o il pit-stop non va bene, con la velocità della vettura si può recuperare. A centro gruppo, invece, si è sempre con le spalle al muro: se ci si ferma un giro troppo tardi o si frena, non si recupera mai il terreno."

Il rivale più grande di un pilota è il compagno, per Hulkenberg un po’ di più

Hulkenberg ritorna in F1 con un altro obiettivo oltre ovviamente a quello di battere il compagno, ovvero porre fine a un suo record che non è esattamente lusinghiero: con 181 Gran Premi, il pilota di Emmerich ha disputato il maggior numero di gare senza andare a podio, e con 521 punti ha ottenuto il maggior numero di punti senza aver mai vinto un GP. Due record che sottolineano la sfortuna di non essere stato sempre al posto giusto nel momento giusto, ma anche la sua generale qualità alla guida: "Non può essere andata così male, altrimenti nessuna squadra si fiderebbe di nuovo di me dopo una pausa di tre anni", ammette

Leggi anche: Quella volta che Nico Hulkenberg arrivò ad un passo dalla Ferrari

Leggi anche: Formula Irriverente - Attenti a quei due: Kevin Magnussen e Nico Hulkenberg

Leggi anche: Haas, la (solita) litania della concorrenza spazientisce Steiner: «Non me ne potrebbe fregar di meno»

Foto wtf1.com


Tag
hulkenberg | magnussen | haas |