Turrini: «Pole? La Ferrari francamente se ne infischia»
05/03/2023 14:20:00 Tempo di lettura: 3 minuti

"La pole? Francamente me ne infischio” (copyright Clark Gable/Adriano Celentano/Fred Vasseur)", comincia così l'editoriale odierno di Leo Turrini per il quotidiano.net. Il riferimento, ovviamente, è alle qualifiche del Gran Premio del Bahrain, in cui la Ferrari si è resa protagonsita di una scelta inedita.

Negli ultimi minuti del Q3, Charles Leclerc non è sceso in pista ad inseguire la Pole Position al fine di conservare un treno di gomme nuove in vista della gara. Una mossa che ha scatenato pareri discordati. Giorgio Terruzzi, ad esempio, è apparso a dir poco contrarariato, definendo la decisione della Rossa "un'inquietante allusione alla resa". Ma c'è anche chi, invece, ha apprezzato o quantomeno non ha voluto sbilanciarsi negativamente come Carlo Vanzini di SkySportF1. Vediamo, invece, cosa ne pensa il giornalista di Sassuolo.

L'analisi di Leo Turrini sulla strategia Ferrari

Turrini: «Pole? La Ferrari francamente se ne infischia»

"Vediamo di chiarirci bene. La rinuncia all’ultimo tentativo da parte di Leclerc (che ha concordato la decisione con il capo del reparto corse) si presta ad una doppia interpretazione", afferma Turrini nel suo editoriale per il quotidiano.net.

Quindi illustra le due interpretazioni: "La prima. Questa è una ammissione di inferiorità, ergo una testimonianza di debolezza". E in effetti, la Ferrari sembrerebbe aver adottato tale strategia consapevole di essere indietro alla Red Bull ma anche breaccata dall'Aston Martin. "No buono, come ululava Andy Luotto sul set de “L’altra domenica”di Renzo Arbore", commenta Turrini, che poi si sofferma sulla seconda interpretazione: "Occhio, qui siamo alla prima svolta di Fred Buscaglione Vasseur. C’è un rovesciamento della filosofia. Il messaggio del parroco francese e’ forte: me ne frego di illudere i tifosi al sabato, i punti si prendono alla domenica. Non solo: il nostro reverendo ha pure dichiarato che per la corsa l’obiettivo è il podio. Tradotto (così si torna al primo punto): sappiamo di essere inferiori, per ora. Quindi limitiamo i danni, in attesa del sospirato salto di qualità. Ite, Missa est".

Infine conclude: "Può piacere o non piacere, questo rovesciamento di prospettiva. Se sei un tifoso, è sicuramente difficile capire: sul giro secco Leclerc secondo me vale Senna, se non me lo mandano in pista per il tentativo in extremis, insomma, come faccio ad essere felice?!? Vabbè, ci sono ragioni che il cuore non è in grado di accettare ma la ragione, appunto, talvolta vince sul cuore".

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