CorSera: «Sulla Ferrari c'è una battuta cattiva circola negli ambienti inglesi della F1»
12/03/2023 13:45:00 Tempo di lettura: 6 minuti

La Ferrari sta attraversando un periodo estremamente travagliato. Dopo l'addio di Mattia Binotto a novembre 2022, i fedelissimi dell'ingegnere svizzero Gino Rosato, Jonathan Giacobazzi e, per ultimo, David Sanchez hanno lasciato la Scuderia ufficialmente per mezzo dimissioni, ma si sospetta che siano stati accompagnati alla porta.

Come se non bastasse, in queste ore gira voce che anche Laurent Mekies - altro uomo fidato di Binotto - sarebbe in procinto di lasciare la Rossa e che il rapporto tra il nuovo team principal Frederic Vasseur e il CEO Benedetto Vigna si stia già incrinando. Insomma, il tutto, unito al deludente risultato ottenuto nella prima gara del campionato 2023 in Bahrain - risultato aggravato dall'ennesimo problema di affidabilità -, disegna uno scenario tutt'altro che tranquillo in quel di Maranello.

Vi proponiamo di seguito il punto della situazione de Il Corriere della Sera in un pezzo a cura di Daniele Sparisci e Giorgio Terruzzi.

Ferrari, cosa succede? L'analisi di Spartisci e Terruzzi

CorSera: «Sulla Ferrari c''è una battuta cattiva circola negli ambienti inglesi della F1»

"Una battuta cattiva circola negli ambienti inglesi della F1: «Vasseur comincia a capire perché nessuno voleva andare a dirigere la Ferrari»", inizia così l'analisi di Sparisci e Terruzzi per Il Corriere della Sera.

"Il francese pochi giorni fa ha tenuto la sua prima adunata generale davanti ai dipendenti, li ha invitati a restare uniti e a non farsi scoraggiare dal difficile avvio di stagione. Sono diversi i problemi che agitano la squadra, alle prese con profondi cambiamenti", si legge sul quotidiano.

I due giornalisti poi illustrano dettagliatamente quali sono le questioni che rendono tesa l'aria che si respira in casa Ferrari. Si parte dal fronte tecnico: "Perché gli ottimi dati di simulatore e galleria del vento sono stati smentiti al primo esame della pista, in Bahrein? Escludendo errori di calcolo — gli strumenti sono stati completamente aggiornati di recente — la spiegazione è che si sia creato un vuoto tecnico nella transizione da Binotto a Vasseur. L’ex boss dell’Alfa si è insediato il 9 gennaio, ha incontrato poche volte i responsabili dei vari reparti (telaio, aerodinamica, motore) prima della delibera finale della monoposto e della presentazione del 14 febbraio. Lasciando agli ingegneri il compito di portare avanti il loro programma secondo quanto stabilito in precedenza". 

Ciò, ovviamente, perché Vasseur ha avuto pochissimo tempo a disposizione per adattarsi alla nuova realtà lavorativa, assai più grande di quella che gestiva alla Sauber. E poi c'è un'espressa "filosofia manageriale" ispirata da Vigna. "Il fisico lucano -  si legge sul CorSera - ha riorganizzato la parte industriale tagliando teste eccellenti. Come quella del supertecnico Michael Leiters, che nel frattempo ha traslocato a tempo di record alla McLaren (ad della divisione auto stradali) portandosi dietro tanti segreti". 

Lo stesso sta succedendo ora nel reparto corse, come si è potuto vedere con Sanchez. Ma quello del francese potrebbe non essere l'ultimo addio illustre. "L’anno prossimo andranno in scadenza diversi contratti, fra i quali quello di Enrico Cardile, che fa le veci di direttore tecnico. Nessuno per ora ha ricevuto rassicurazioni. E visto che per passare da un team a un altro serve un periodo di riposo forzato, altri addii sono quasi certi. Con qualche ritorno, forse, Simone Resta, dalla Haas", afferma il CorSera.

Venendo a Mekies, il quotidiano afferma che l'ingegnere francese avrebbe "raggiunto un accordo per passare alla Formula 1, al fianco di Stefano Domenicali". L'affare, però, non si sarebbe ancora concluso per un veto posto da Vasseur.

"L’altro nodo riguarda la relazione fra Vigna e Vasseur, la cui tenuta è stata minata da alcuni episodi. Ha generato irritazione la decisione del team principal Ferrari di volare verso i test del Bahrein insieme al capo della Mercedes Toto Wolff, amico di vecchia data. Ma non solo. Quando Vasseur ha proposto di portare un nuovo sponsor alla Scuderia è stato fermato, il suo campo d’azione in quest’area è limitato e lui vorrebbe espanderlo", rivela il quotidiano.

Riguardo Leclerc, invece, Sparisci e Terruzzi ritengono che il monegasco non abbia altra scelta che restare in Ferrari: "La sua insoddisfazione è evidente, ma si è esposto per avere Vasseur, ha un contratto fino al 2024 e anche se volesse cambiare aria dove potrebbe andare? Fra i top team la Mercedes è messa peggio della Ferrari".

Infine si torna a Vasseur: "Pur avendo un’enorme pressione addosso,si trova in una posizione di forza, sapendo che i vertici del Cavallino non possono permettersi l’ennesimo cambio di team principal. Ma deve risolvere una grossa quantità di grane, a cominciare da una monoposto fragile e mangia-gomme".

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Foto (entrambe) Twitter Scuderia Ferrari


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