Hamilton: «La Federazione sta distruggendo il mio lavoro»
13/03/2023 14:45:00 Tempo di lettura: 3 minuti

Qualche mese fa, la Federazione ha rilasciato un nuovo controverso comunicato, con il quale è stato proibito mandare messaggi politici e sociali durante i weekend di gara. I piloti non potranno più indossare così caschi e maglie arcobaleno, o con qualsiasi altro messaggio che potrebbe risultare “scomodo”. Un gran passo indietro, dunque, rispetto al lavoro di campioni come Sebastian Vettel e Lewis Hamilton per accendere le luci su tematiche importanti.

Le battaglie di Hamilton

Hamilton: «La Federazione sta distruggendo il mio lavoro»

"Quando ho letto la notizia, ho pensato: è l'opposto di quello che sto cercando di fare con la squadra e con le parti interessate all'interno dello sport, ha detto Hamilton ai microfoni di Racingnews365 riferendosi alle nuova regola introdotta dalla Federazioni.

Il sette volte iridato, infatti, è stato al centro di battaglie sociali negli ultimi anni. Egli ha spinto, dentro e fuori dalla pista, per una maggiore diversità, uguaglianza e inclusione, motivato anche dal suo difficile passato. Tramite la sua associazione benefica, Mission 44, vuole aiutare le minoranze a emergere nel motorsport, e ha inoltre aggiunto che sta lavorando con tutti i team per farli migliorare su questo aspetto.

Nonostante le nobili intenzioni, Lewis ha affermato che continuerà ad aspettarsi degli ostacoli nel suo percorso: “Ci sono individui che non capiscono o non credono nell’importanza di avere un ambiente inclusivo".

Non solo il pilota inglese ha usato un tono duro contro il ban della Federazione. Infatti, anche Max Verstappen, Lando Norris e Valtteri Bottas sono espressi a riguardo, mentre Christian Horner ha detto che temeva che i piloti potessero diventare come dei “Robot mediatici” se non avessero potuto parlare liberamente. Un grande sostegno alla causa viene dal CEO della Formula Uno, Stefano Domenicali, sul quale Hamilton ha detto “E’ un grande leader, molto comprensivo, e ha già criticato quanto è stato detto. Continueremo a lavorare insieme nella giusta direzione.”

Nonostante il divieto, il pilota Mercedes si è presentato in Bahrain, sia per i test come per la gara, con un casco dalla livrea arcobaleno, per mandare un messaggio in cui paese in cui l'omosessualità è un reato.

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