Il GP del Bahrain è stata una specie di seconda doccia fredda per gli uomini del team Mercedes di Formula1. La prima, quella arrivata 12 mesi fa, evidentemente non era bastata. La squadra ha creduto e puntato tutto sul concetto dei sidepods ‘’size-zero’’ per recuperare lo svantaggio dalla Red Bull e constatare di aver sbagliato tutto non è stata certo una cosa semplice da accettare.
Lewis Hamilton ha subito puntato il dito contro i tecnici con un sempre poco elegante: ‘ve lo avevo detto’. Una frase a cui sono sorprendentemente seguite anche le lamentele del team principal Toto Wolff. Qualcosa di completamente inaspettato e, per così dire ‘nuovo’. Un comportamento, quello dell’austriaco, a cui non siamo abituati. Sempre pronto, a spada tratta, a difendere l’operato dei suoi uomini.
La ramanzina di Jordan
Atteggiamento che ha colto alla sprovvista anche l’ex proprietario dell’omonimo team, Eddie Jordan, il quale in un’intervista riportata da ‘GpFans.com’ ha così commentato quanto accaduto nel corso del primo weekend di gara stagionale: “Wolff è il CEO della squadra. Lui è il capo e sta accadendo tutto sotto la sua supervisione”.
“Il fatto che abbia criticato ed incolpato qualcuno all’interno del suo team di progettazione è stato fatto in malafede. Non corrisponde alla verità”, ha proseguito l'irlandese. “È stato davvero indelicato. Odio sentire queste cose. Deve prendersene la responsabilità e comportarsi da uomo. Deve ammettere che lui stesso fa parte della squadra e che tutti assieme non sono riusciti a portare a termine un lavoro di successo”.
“Penso che Toto abbia abbastanza forza e esperienza per affrontare e venire a capo di questa situazione”, ha concluso.
Foto: Mercedes
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