In una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Heikki Kovalainen ha parlato delle principali vicende di Formula 1 soffermandosi in modo particolare su Red Bull, Ferrari, Mercedes, Aston Martin e McLaren. Secondo il finlandese, la ragione della superiorità di Verstappen e compagni starebbe tutta nell'efficienza del motore Honda, mentre le cause dei mali delle Frecce d'Argento non sarebbero riconducibili soltanto ad un "design" errato. Riguardo la Ferrari, invece, Kovalainen sostiene che il Cavallino sia afflitto da tanti piccoli problemi, tra cui la mancanza di un punto di riferimento nella sqaudra. Di seguito un estratto delle sue considerazioni.
L'analisi di Heikki Kovalainen
"La Red Bull ha trovato un buon equilibrio. Anche negli anni precedenti hanno interpreto bene le regole, credo che loro negli ultimi otto anni abbiano davvero lavorato bene", ha detto Kovalainen ai microfoni della Rosea. Come vi abbiamo anticipato, il finlandese ha inoltre indicato il fattore determinante che, a suo parere, sta permettendo al team austriaco di ottenere successi su successi: "Non avevano il motore giusto, fino agli ultimi due, tre anni fa, il motore Honda era senza potenza, inaffidabile e invece credo che adesso Honda abbia finalmente imboccato la direzione giusta, il propulsore è potente e affidabile e Red Bull grazie a esso potrà dire la sua ancora per un bel po’ di tempo".
Poi ha continuato la sua analisi parlando della Mercedes: "È fortemente delusa, credevo si sarebbero ripresi dopo il 2022, ma la macchina non va, va completamente rifatta, ridisegnata, la loro filosofia non sta funzionando". Kovalainen, però, è convinto che non si tratti solo della macchina in sé: "Credo che anche il motore vada rivisto, la parte elettrica, e quella ibrida. Hanno bisogno di maggior efficienza e anche più potenza, prenderanno una decisione forte".
Anche sulla Ferrari l'ex pilota di Formula 1 ha le idee abbastanza chiare: "Ha i suoi problemi, già lo scorso anno, ma in questo caso la macchina non c’entra. Direi piuttosto che manca un punto di riferimento all’interno del team. Hanno tante incertezze, non enormi, ma numerosi, e tutti legati alla squadra. La macchina c’è ed è veloce. La Ferrari può battersi con la Red Bull se parliamo di ritmo in gara, ma la Red Bull è un team molto più completo".
Infine il passaggio Aston Martin e Mclaren: "La sorpresa sono loro certamente – ha detto parlando della compagine di Silverstone -, però credo che si debbano aspettare almeno le prossime due gare per capirne il potenziale perché di sicuro il circuito di Bahrain è particolare, puoi essere competitivo pur senza essere veloce. Nelle gare successive invece non è così. La Mclaren non va e la delusione è palpabile. E’ come se nella squadra non ci fosse chiarezza, non ci siano istruzioni valide. Sono coinvolti in troppe cose, vedi qui per esempio, nella Extreme E. Quando arrivai in McLaren Ron Dennis mi disse il mio primo giorno ‘la Formula 1 è il nostro core business se questa funziona allora tutto il resto andrà bene. La compagnia, gli affari, tutto quanto’. Al momento invece non sembrano focalizzati sulla Formula 1 bensì in troppe altre cose e non hanno abbastanza risorse appropriate per gestire tutto, IndyCar, Formula E, Extreme E… troppi progetti".
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