Ferrari, dall'Australia all'Australia. Turrini: «Melbourne epicentro di un rimpianto»
30/03/2023 09:10:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Questo weekend andrà in scena il Gran Premio d'Australia, terzo appuntamento della stagione 2023 di Formula 1. Una stagione che la Ferrari ha iniziato in modo disastroso, al contrario di quanto era avvenuto un anno fa, quando arrivava a Melbourne da leader incontrastata del Mondiale. Beh, poi sappiamo com è andata, ma allora le speranze e i sogni erano forti. Adesso, lo sono infinitamente meno.

Di ciò e del futuro prossimo della Rossa ha parlato Leo Turrini tramite le colonne di quotidiano.net. Vi proponiamo un estratto della sua analisi.

Le parole di Leo Turrini

Ferrari, dall''Australia all''Australia. Turrini: «Melbourne epicentro di un rimpianto»

"L’Australia, già. Ho ricordi bellissimi. Credo di aver raccontato spesso che, non fossi innamorato dell’Italia, beh, quella è la terra in cui vorrei vivere. Ma questi sono affari miei", esordisce Turrini sul suo blog "Profondo Rosso".

Passando alla Ferrari, invece, afferma che l'Australia "è l’epicentro di un enorme rimpianto". Ovviamente, il riferimento del giornalista è a quanto accadeva un anno fa: "Io ero assediato da anti Binottiani pentiti che mi pregavano di recapitare le loro umili scuse a Mattia, per averlo dileggiato pubblicamente". Quindi aggiunge: "Un anno fa, dopo una vittoria dominante in quel di Melbourne, Leclerc disse che la sua Rossa era una bestia e nessuno più reclamava il ritorno dei test liberi, l’addio al simulatore, il rifiuto di una F1 figlia del denaro (ma scusate: le risse sui soldi tra Enzo Ferrari e gli inglesi le ricordo solo io? Non sarebbe il caso di studiare la Storia, se non la si conosce?)".

Oggi la Ferrari si appresta a disputare il Gran Premio di Australia in una situazione completamente differente. Il progetto SF-23 stenta a decollare. "Un anno dopo, giustamente ci si appella alla versione B della SF23", sottolinea Turrini.  "Perché è evidente che qualcosa, quasi tutto!, non ha funzionato", osserva. 

Poi si sfoga: "A me interessa poco il giochino della caccia al colpevole. Possiamo idealmente lapidare la memoria di Binotto: benissimo, non ho obiezioni. Ma poi? Poi, scusate se insisto, sarebbe il caso di smetterla di guardare sempre indietro. So che in Italia usa così, in molti ambiti. Però, non serve niente".

Per quello che si è visto in Bahrain e in Arabia Saudita, è difficile immaginare che il Cavallino sarà in grado di competere per la vittoria all'Albert Park. A tal riguardo, Turrini afferma: "Mi aspetto a Melbourne una Ferrari fatalmente sulla difensiva. Non più Bestia, se solo non fosse una pecora allo sbando mi accontenterei. Viceversa le annunciate drastiche “riforme” sulla macchina saranno la verifica, facciamo l’esame di riparazione, per studenti che fin qui hanno meritato una clamorosa insufficienza".

La chiosa finale: "Se in un anno fai 4 vittorie e 12 pole, al netto di molti errori e di deficit di affidabilità, beh, non è che l’anno successivo hai l’obbligo di vincere il titolo, perché così ragionano i citrulli. Ma hai l’obbligo, questo sì, di migliorare i tuoi risultati, perché le regole sono le stesse e non esiste che vai più piano di Aston Martin, per tacere della Mercedes di Gedda. Presto capiremo".

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Foto interna www.facebook.com; Foto copertina Twitter Ferrari e www.twitter.com

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