Anche se non è ancora riuscito ad ottenere punti al volante della sua Haas VF-23, Nico Hulkenberg è stato finora autore di due gare di tutto rispetto in questo inizio di stagione. Sia in Bahrain che in Arabia Saudita infatti, ha concluso alle spalle del compagno Kevin Magnussen soltanto di due posizioni.
Non essendo più pilota titolare di un team dalla fine della stagione 2019 (pur avendo sostenuto dei GP in sostituzione di altri colleghi nel 2020 e nel 2022), il tedesco ha certamente bisogno di tempo per riprendere confidenza con una monoposto di F1.
Per farlo, il team principal della Haas, Gunther Steiner, ha spiegato a 'RacingNews365.com' come la squadra abbia potuto approfittare della partnership con Ferrari per utilizzare il loro simulatore e cercare così di velocizzare tale processo: "Credo sia stato un vantaggio, soprattutto per lui, poter ricorrere a questo sofsticato strumento. Soprattutto dal momento che si stava mettendo alla guida di una vettura completamente nuova per lui".
La Haas continua a fare uso del simulatore messogli a disposizione da Maranello anche ora, per preparare e analizzare i weekend di gara. "Sicuramente, per noi è altrettanto interessante poter svolgere alcune sessioni di simulazione per prepararci ai weekend di gara", ha proseguito il manager del team americano. "Stiamo facendo tutto il necessario. Stiamo dedicando molto tempo anche all'analisi dei dati, verificando al simulatore quanto accaduto in Bahrain. Credo che sia un mezzo molto importante se si ha a disposizione un pilota che non si fa tanti problemi ad utilizzarlo. Se invece perde interesse non ha poi più alcun senso proseguire. Al momento posso dire però che vedo Nico abbastanza motivato".
Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che il simulaore (il ragno) che utilizzano i piloti di Formula1 non è certo un gioco. Nulla a che vedere con quelli utilizzati dai piloti durante il campionato e-sport. All'interno di un vero simulatore, quello che Ferrari mette a disposizione dei suoi piloti ad esempio, quando si utilizza per tanto tempo si corre il rischio di dare di stomaco, Ecco perché generalmente i piloti perdono interesse.
Perché accade questo? Lo stesso motivo per cui i passeggeri, specialmente quelli che occupano i posti posteriori in una vettura tradizionale soffrono il mal d'auto. Le sospensioni delle macchine di serie offrono un confort maggiore a chi guida e a chi gli sta a fianco, penalizzando chi siede dietro. Sostanzialmente, chi non guida non sa esattamente quale comportamento avrà la macchina da lì a qualche secondo. Magari si attende che la curvea venga percorsa ad una certa velocità, invece il guidatore sceglie di accelerare o sterzare più di quanto previsto. Questo a lungo andare fa star male. Allo stesso modo, per quanto i moderni simulatori siano tecnologicamente avanzati, non riescono a restituire al 100% le stesse sensaioni della pista al pilota e così, nella maggior parte dei casi si finisce per dare di stomaco.
Foto: Haas
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