Adrian Newey non è mai stato particolarmente a suo agio davanti ai microfoni o alle videocamere, ma recentemente è intervenuto a Talking Bull, il podcast della scuderia per cui lavora. L'ingegnere si è mostrato molto modesto nel ricevere i complimenti per la sua RB-19, e ha sottolineato i difetti della vettura anzichè crogiolarsi nei suoi molti pregi.
"La RB-19 ha battuto le mie stesse aspettative nelle prime tre gare, ma comunque bisogna essere pragmatici e sempre all'erta, perchè mancano ancora 20 gran premi. Le cose possono cambiare velocemente, dobbiamo continuare a spingere e vedere come va a finire", ha detto il britannico. A questo punto è intervenuta la presentatrice, Nicola Hume, la quale ha aggiunto ridendo: "Questo è l'Adrian che parla ancora con il cappellino Red Bull addosso. Ma come uomo, non sei soddisfatto di quello che hai costruito?". "Non c'è il momento per essere presuntuosi, perchè appena lo sei vieni sorpassato. Quando sei davanti, la gente si aspetta che tu sia il favorito, ma questo comporta molte pressioni", ha risposto in modo sempre diplomatico il CTO di Red Bull.
La giornalista ha poi continuato cchiedendo se la monoposto del 2023 abbia mai incontrato degli intoppi rilevanti. "Molti", ha risposto Newet. "Abbiamo già affrontato diverse criticità e cose di cui non eravamo sicuri. Abbiamo avuto dei problemi di affidabilità una volta usciti dai test in Bahrain, e ancora adesso è un aspetto che ci preoccupa. A Melbourne abbiamo avuto dei problemi con la gestione gomme al venerdì, anche se ci siamo ripresi poi il sabato. Non è stato un viaggio semplice."
"Ognuno ha il suo progetto"
Inoltre, l'ingegnere si è poi dilungato sul percorso che ha portato allo sviluppo della vettura attuale a partire dalla RB-18. "Prima si ha un'idea di quello che vuoi costruire anche grazie alla galleria del vento, CFD e considerazioni meccaniche. Metti tutto questo insieme per cercare di creare il pacchetto più veloce degli altri. Una volta che hai la base risolvi i problemi un pezzo alla volta. La RB-19 è un' evoluzione dettagliata della macchina dello scorso anno, e abbiamo sistemato ciò per cui non eravamo soddisfatti: pesava troppo e non eravamo contenti con l'aerodinamica. Anche il regolamento per il fondo è cambiato, perciò abbiamo fatto delle modifiche pure lì".
E riguardo gli avversari, il britannico non si è sbilanciato, dicendo in modo diplomatico: "Nel 2022 c'è stato il cambio di regolamento più grande che ricordi dal 1993, che dal punto di vista ingegneristico è davvero impressionante. Tutte le macchine sono diverse, il che è bello perchè le puoi distinguere dalla forma, non solo dalla livrea. Noi avevamo la nostra idea, Ferrari ne aveva una simile mentre Mercedes ne aveva una molto diversa. Quando inizi da zero, devi scommettere su quale strada seguire. Noi abbiamo scelto la nostra e gli altri la loro. Poi arrivi alla prima gara della stagione e lì si gioca tutto."
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