Come sappiamo la Ferrari non ha portato a Monaco il pacchetto evolutivo che era pronto per Imola e che sicuramente farà il suo debutto a Barcellona.
Gli aggiornamenti del puntualissimo Albert Fabrega ci permettono di confermare che i tecnici di Maranello hanno lavorato sul setup per tirar fuori tutto il potenziale dalla monoposto, scegliendo ovviamente una configurazione con il massimo carico alare.
Come vi abbiamo riportato già ieri, sulla parte centrale del profilo più alto dell'ala anteriore è stato applicato un nolder, ovvero un piccolo scalino a L, utile ad aumentare il carico alle basse velocità.
Ancora più vistoso è quello applicato sul profilo alto dell'ala posteriore, qui a Monaco in configurazione mono pilone. La Ferrari è comunque una delle scuderie con il profilo basso meno vistoso, soprattutto alle estremità dove appare rastremato, risultando quindi più scarica rispetto a Red Bull, Mercedes ed Alpine.
Modificati anche i due profili della beam wing, adesso maggiormente sovrapposti, mentre sembra invariata la forma dell'estrattore.
Foto copertina twitter.com
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