Turrini: «Leclerc come Capelli, peggior qualifica della storia. Ferrari veloce? Già vista...»
04/06/2023 08:25:00 Tempo di lettura: 4 minuti

È stata una qualifica a due facce, quella del GP di Spagna per la Ferrari. Una qualifica in cui, dati gli sviluppi introdotti sulla SF-23, le aspettative sulla rossa erano importanti. Aspettative, di un risultato importante, relative proprio alla volontà di verificare i passi in avanti, eventuali, compiuti in termini velocistici.

Ebbene, dopo la sesta qualifica stagionale, il bilancio della rossa non può essere del tutto soddisfacente. Da una parte, c'è un Carlos Sainz in grado di piazzare la macchina in seconda posizione, appena dietro la Red Bull di Max Verstappen (seppur staccato di mezzo secondo), dall'altra c'è la giornata nera vissuta da Charles Leclerc che, dati alla mano, non è andato oltre il diciannovesimo posto a causa di un comportamento inspiegabile sulla sua vettura durante il Q1.

Da un lato, dunque,  Cavallino esce dalla qualifica con la consapevolezza che gli upgrade hanno funzionato (almeno per tornare alle spalle della Red Bull), ma anche con dei dubbi legati alla debacle di Leclerc. Una debacle su cui, inevitabilmente, si andrà ad investigare per comprendere se sia stata figlia di un problema tecnico (ipotesi più accreditata) o se, invece, figlia di altri fattori.

Una giornata complessa per Maranello che, tra le righe del suo blog 'Profondo Rosso', ha analizzato Leo Turrini  che, per prima cosa, non ha usato mezzi termini per descrivere la qualifica di oggi: la peggiore della storia.

"Leclerc penultimo nel sabato di Barcellona.
[...] Questo è il peggior risultato in qualifica nella storia delle Rosse"
.

Una qualifica che, secondo il giornalista de 'Il Resto del Carlino', ricorda la prestazione di Ivan Capelli durante la qualifiche del GP del Messico 1992 quando, l'italiano, era al volante della sciagurata F92-A.

"Capelli ventesimo in qualifica in Messico nel 1992. Ma allora in griglia c’erano ventisei monoposto".

Un pessimo risultato dovuto, come detto, ad alcuni problemi sulla Ferrari numero 16, il cui comportamento è stato del tutto inspiegabile, anche considerando le buone prestazioni mostrate da Carlos Sainz con l'altra SF-23.

"Nella stessa giornata, con gli aggiornamenti, Sainz ha messo la macchina in prima fila. Solo l’inavvicinabile Verstappen è stato più veloce. Deduco che sull’auto di Carletto sia esploso all’improvviso un problema particolare, qualcosa di mal valutato ai box. Una spiegazione razionale non esiste".

Turrini ha poi commentato, senza lasciarsi prendere da facili entusiasmi, gli sviluppi della SF-23. Sviluppi che, per ora, hanno funzionato anche se, come giustamente ricordato dal cronista italiano, i problemi del Cavallino sono in gara, non in qualifica.

"Quanto alla bontà degli interventi operati sulla SF23, invito ad attendere le dinamiche del Gran Premio. Una Ferrari competitiva sul giro l’avevamo già vista, se non ricordo male".

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Foto copertina media.ferrari.com

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