Ferrari, prove tecniche di?
Il “dobbiamo capire” di binottiana memoria è ridisceso in fretta e furia da una soffitta polverosa ed è di nuovo tra noi.

04/06/2023 08:15:00 Tempo di lettura: 2 minuti

A Maranello non si sa se piangere o se (sor)ridere, dopo le qualifiche del Gran Premio di Spagna. Sainz confortante, Leclerc sconcertante, oltre che sconcertato. Il “dobbiamo capire” di binottiana memoria è ridisceso in fretta e furia da una soffitta polverosa ed è di nuovo tra noi. 

Ma deve far più notizia la prima fila dello spagnolo o la sparizione del monegasco tra le retrovie? Potremmo dire che a posizioni invertite il clamore sarebbe inferiore. Sta di fatto che su una delle due monoposto il pacchetto degli aggiornamenti ha funzionato; possiamo dire che sull’altra ha generato allora delle criticità o, peggio, delle fragilità? 

Quella di ieri potremmo ribattezzarla una SF 23 B, visto il numero degli aggiustamenti, quindi sarà la monoposto della fase centrale della stagione, a parte i correttivi specifici per ogni circuito. Il vero test sarà allora la tenuta di Sainz il più possibile tra i primi o l’eventuale, auspicabile rimonta di Leclerc, in un tracciato dove l’usura degli pneumatici è piuttosto elevata, a parte la solita Red Bull che viaggia sulle invisibili rotaie del suo bilanciamento perfetto? Saranno fondamentali tattica e strategia, come lo sono sempre e speriamo che Monaco sia servita a metabolizzare gli errori, ma al di là di questo ci sono parecchi segnali che indicano che questo fine settimana iberico potrebbe essere il più importante della stagione, in Ferrari

Se son Rosse, (ri)fioriranno, almeno un po’. 

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