Mick Schumacher punge la Ferrari: «Ecco perché la Mercedes ha vinto 8 titoli mondiali»
09/06/2023 18:45:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Il GP di Spagna essere la gara del riscatto per la Mercedes, quella con cui imprimere una piega diversa alla stagione. Così doveva essere, così è stato. Dopo il deludente 2022 e la prima parte di 2023 ancora negativa a causa di una vettura figlia delle filosofia (coraggiosa ma errata) 'zero-pods', il team di Brackley aveva annunciato di essere pronto a cambiare strada e portare in pista, proprio entro la tappa catalana, la W14 B.

Una versione B che, di fatto, è arrivata anche in anticipo e che ha permesso al team non solo di cambiare filosofia di monoposto ma anche i risultati, visto che in Spagna Hamilton e Russell hanno perfomato alla grande, salendo sul podio e permettendo al team di Toto Wolff di recitare il ruolo di seconda forza in campo, appena dietro alla Red Bull.

Un risultato figlio della bontà degli sviluppi introdotti sulla vettura che, va detto, hanno funzionato subito e che, probabilmente, permetteranno a Stoccarda di crescere ancor di più durante l'anno, sia per aver aperto nuovi "scenari" di sviluppo, sia grazie al lavoro di affinamento che verrà svolto sul pacchetto introdotto per massimizzare il potenziale.

Un lavoro che il team anglo-tedesco ha proseguito anche durante la due giorni di test Pirelli a Barcellona, questa settimana, utili sia al fornitore di gomme di sviluppare il proprio prodotto che ai team per affinamare le auto. Test a cui, per la stella, ha partecipato Mick Schumacher, terzo pilota della scuderia che, svolto il suo lavoro, ha analizzato questa sua prima volta al volante di una Mercedes.

Il figlio d'arte tedesco, per prima cosa, ha sottolineato la bontà del simulatore di Brackley che, a differenza del passato, gli ha permesso di scendere in pista consapevole delle reazioni che la vettura avrebbe offerto.

C’è una differenza tra simulatore e guida. La tecnologia non è ancora al punto di poterla comparare al 100%. È stata l’esperienza più simile che abbia mai avuto tra simulatore e pista. Il simulatore mi ha preparato e il team ha fatto un grande sforzo per correlarlo: sapevo cosa aspettarmi quando guidavo".

Una correlazione che, probabilmente, Mick non ha mai trovato durante la sua esperienza in Ferrari verso cui, probabilmente, si è lasciato scappare una "frecciata".

"È chiaro perché questo team ha vinto otto campionati del mondo".

Tornando al test, l'ex Haas si è detto contento dell'esperienza, utile ad addentrarsi nelle dinamiche, nelle metodologie della Mercedes.

Questa esperienza mi sarà utile, ho capito a cosa prestare attenzione e su quali aspetti lavorare. Ho una migliore comprensione delle procedure, di come lavora il team. Ciò sarebbe un fattore chiave nel caso in cui dovessi partecipare a una gara".

Schumacher, infine, ha analizzato gli sviluppi introdotti dalla Mercedes in occasione del GP di Monaco, usando termini entusiastici.

"È stato fantastico provare gli aggiornamenti, non avevo guidato il pacchetto originario, non potevo fare un confronto ma dalle parole dei piloti ho condiviso molti loro commenti. La macchina era facile da guidare“.

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Foto copertina www.mercedesamgf1.com


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