Vasseur su Binotto: «Non ho tempo per il passato, ma fatte scelte che non funzionavano»
28/06/2023 10:35:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Non usa mezzi termini Fred Vasseur, dote comunicativa che gli abbiamo in effetti riconosciuto fin dall’inizio del suo complicato incarico a Maranello. Il neo team principal ha iniziato il suo incarico con tanti dubbi ed un organico che si è progressivamente sfaldato, ma da qualche mese sembra aver trovato il modo di modellare il progetto trovando una base su cui costruire. Base che però Vasseur si aspettava decisamente migliore, come ha dichiarato nella recente intervista sul Corriere della Sera.

Non mi va di dare la colpa a nessuno. Ma l’anno scorso sono stato fatte certe scelte. Dai primi chilometri a Fiorano, e poi nei test in Bahrein, abbiamo capito che non funzionavano. Le simulazioni avevano sottovalutato alcuni effetti negativi sul comportamento della vettura. Così siamo stati costretti a cercare un compromesso fra prestazioni e guidabilità

Non viene direttamente indicato un responsabile ma il riferimento all’ex team principal Mattia Binotto sembra però alquanto ovvio, ed in questo senso a Vasseur viene chiesto se avesse più avuto contatti con lui.

No, l’ho incontrato soltanto prima di essere nominato. E non ho voglia ora di dedicare energie a pensare al passato. Il passato è passato, non conosco quali fossero le dinamiche all’interno della squadra all’epoca

Dopo gli aggiornamenti portati in Spagna, e messi a punto in Canada, il team sembra aver trovato la strada giusta-23 per risolvere alcuni dei problemi della SF-23, in particolare modo sul passo gara, che in questa stagione era stato sempre incostante ed a tratti pessimo in certe condizioni di usura gomme e carico di benzina. Vasseur ha confermato che adesso c’è un certo ottimismo:

In Canada abbiamo fatto passi in avanti, avevamo chiaro dal primo giorno che cosa non andasse su questa macchina, veloce in qualifica, sul giro singolo, ma difficile da portare in gara. Abbiamo dovuto “girare la nave”, cambiare direzione degli sviluppi. Servono mesi, il percorso è cominciato a marzo in galleria del vento dopo aver scoperto i problemi

Individuare i problemi è il primo passo per progredire, adesso servono gli uomini giusti per risolverli e la Ferrari si sta muovendo intensamente per portare a Maranello tecnici importanti, di cui almeno uno Vasseur conferma essere “top”:

Niente nomi, fa parte di un piano più ampio di rinforzi. In F1 le cose stanno così. Vuoi un ingegnere junior? Arriva in 6 mesi. Ne vuoi uno senior? Ne servono almeno 18. Questo, che io considero un “top guy”, lavorerà sulla macchina del 2025

Nel frattempo il team sta comunque lavorando molto intensamente ed ha approfittato del filming day a Fiorano per provare un nuovo fondo e una nuova ala anteriore.

Il prossimo GP d’Austria sarà un banco di prova importante per capire se la direzione presa sia effettivamente quella corretta. È un circuito profondamente diverso e non parliamo solo del layout del tracciato e del tipo di asfalto, ma anche di un fattore che potrebbe mettere in crisi la Ferrari, ovvero l’altitudine.

Il tracciato si trova a 677 metri sul livello del mare, abbastanza per diminuire la densità dell'aria, e quindi anche la resistenza aerodinamica e la deportanza, di circa 7 punti. Nonostante i molti rettilinei qui le squadre utilizzeranno ali posteriori più cariche e sarà molto importante il carico generato dal fondo, con vetture che dovranno viaggiare molto basse. Questo è un punto debole della SF-23, e Vasseur questo lo so bene: 

È l’opposto del Canada, se andremo bene anche lì, avremo la conferma di aver imboccato la strada giusta

Leggi anche: Terruzzi: «La Ferrari non deve gioire troppo, le vere prove saranno altrove»

Leggi anche: Vasseur porta a Maranello un tecnico di primo livello, ma sarà operativo dal 2025

Foto copertina twitter.com


Tag
vasseur | binotto | aggiornamenti |