Nella giornata di ieri, la Formula 1 ha disputato il suo ormai consueto appuntamento sul tracciato austriaco del Red Bull Ring. Durante tutto il weekend, però, in direzione gara, sugli schermi dei commissari non c'era altro che le varie segnalazioni relative al superamenteo dei limiti di pista. Quello dei track limits è infatti diventato sempre più un problema al quale non sembrerebbe esserci soluzione.
Nella serata di ieri anche la scuderia Aston Martin aveva fatto notare come molte penalizzazioni non fossero state assegnate e, presentando ricorso, ha fatto sì che gli stewart controllassero nuovamente tutti i 100 giri cancellati.
Dopo aver passato la serata a ricontrollare ogni singolo giro di tutti i piloti, i commissari, tramite un documento ufficiale, hanno comunicato tutte le penalità che non erano state date in diretta durante la gara. I piloti coinvolti sono stati otto e la classifica finale è dunque drasticamente cambiata.
Nelle note del documento in questione, si legge anche una richiesta esplicita degli stewart: "I commissari di gara raccomandano fortemente di trovare una soluzione per il problema dei track limits in circuito". Il dilemma si pone maggiormente nelle ultime due curve del tracciato, dove, per avere più velocità sul rettilineo principale, si favorisce una traiettoria più larga di curva 10 stuzzicando la 'suscettibilità' del sensore affogato nell'asfalto.
Col passare degli anni, si sono provate diverse soluzioni in quel tratto di pista per cercare di risolvere la questione: erba, cordoli alti e anche l'asfalto. Ma il problema principale, a detta del direttore dell'impianto automobilistico, è che al Red Bull Ring corrono anche veicoli a due ruote e che dunque è necessario trovare una soluzione che non mini la sicurezza dei centauri. La ghiaia sembrerebbe l'opzione più fattibile per entrambe le categorie motoristiche e, stando ad alcuni rumors, potrebbe già essere implementata dall'anno prossimo, visto anche il prolungamento di contratto tra la Formula 1 e l'autodromo fino al 2030.
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