Alonso punge la Ferrari: «I loro progressi non mi preoccupano. Ecco su cosa lavorare»
05/07/2023 08:30:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Senza dubbio, l'Aston Martin può essere considerata come la più grande sorpresa di questa prima parte di campionato. Dati alla mano il team inglese ha compiuto, rispetto allo scorso anno, un passo in avanti di primo livello, passando dalla lotta per la top10 a quella per il podio. Uno step che, di fatto, ha portato la squadra con sede a Silverstone a lottare, quasi ad armi pari e con costanza, con top team come Ferrari e Mercedes, alle spalle della Red Bull.

Un progresso certificato dalle ottime prestazioni mostrate e dai risultati ottenuti nelle prime uscite 2023: cinque podi per Alonso ed ottimi piazzamenti anche per Lance Stroll. Un trend che, dopo alcune perplessità, ha portato il team di Lawrence Stroll a stazionare nelle zone nobili della classifica, a fare più o meno bene in virtù degli aggiornamenti introdotti e delle caratteristiche delle varie piste ma pronto, dopo anni difficili, a guardare il futuro con grande fiducia.

Uno stato dell'arte che non può che far piacere ad un fuoriclasse come Fernando Alonso (in stato di forma invidiabile), che ad oltre quarant'anni di età sta vivendo una seconda primavera nella sua carriera, pronto a tornare a cogliere ogni occasione pur di togliersi dellq soddisfazioni e di tornare al successo dopo oltre 10 anni di digiuno.

Un successo a cui lo spagnolo è andato vicino almeno in due occasioni in questa stagione, durante il GP di Monaco o quello de Canada, mentre lo scorso fine settimana le prestazioni della sua AMR23 non gli ha permesso di piazzarsi in zone nobili della classifica, facendolo incappare in quello che è forse stato il peggior fine settimana del team in questo campionato.

Un risultato negativo che l'asturiano ha analizzato nel corso di una recente intervista, riportata da 'Motorsport.com', sottolineando quanto anche le circostanze di gara abbiano influito negativamente sul bilancio di tappa.

Abbiamo provato qualcosa di diverso. La strategia consisteva nell'iniziare con la dura ma, ovviamente, la VSC non ha aiutato, non ci ha permesso di prolungare lo stint. Da quel momento, tutti abbiamo avuto gli stessi pneumatici fino alla fine e abbiamo finito nel posto che meritavamo".

Un fine settimana non esaltante su una pista che, storicamente, non si è mai adattata alla monoposto britannica: aspetto su cui i tecnici, per l'ex pilota Ferrari, è opportuno lavorare.

"Sarebbe bello capire il motivo di questo calo. Anche l'anno scorso l'Aston Martin è stata la decima più veloce in Austria e la Haas è stata molto veloce. Ci sono somiglianze da una stagione all'altra in alcuni circuiti. Quindi il fatto che non siamo andati bene qui sia specifico della pista. Questo non significa accettarlo. Ma credo che tra le caratteristiche della pista e gli aggiornamenti della Ferrari e dalla McLaren, abbiamo perso un po' di ritmo".

Un risultato non esaltante che, dati alla mano, è coinciso con l'introduzione, da parte di Ferrari e Mclaren, di alcuni importanti sviluppi. Un quadro che Fernando Alonso ha condiviso pur non dicendosi troppo preoccupato dai progressi della Ferrari ma, al contrario, fiducioso della reazione del team Aston che ci sarà, probabilmente, già dal prossimo GP di Gran Bretagna.

"Credo che la Ferrari sia stata molto veloce in Bahrain, era sul podio finché Leclerc non ha avuto un problema. A Jeddah si sono qualificati in prima fila, da quel momento hanno avuto incidenti o problemi in FP3 o qualifica. Penso che siano stati veloci per tutta la stagione, e credo che sia la prima volta che hanno messo insieme un weekend e sono stati più veloci di noi. Non sono troppo preoccupato".

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Foto copertina astonmartinf1.canto.global


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