Ferrari, tensione nel debriefing post GP d’Olanda. Sviluppi per Monza in stand-by?
29/08/2023 18:00:00 Tempo di lettura: 6 minuti

Dopo quasi un mesi di vacanza, il mondo della F1 è tornato ad accendere i motori disputando, lo scorso weekend, il GP d’Olanda. Un ritorno alla consuetudine che, per la Ferrari, è stato ricco di difficoltà, almeno in virtù di quanto visto nei Paesi Bassi dove, di fatto, la rossa è incappata in uno dei fine settimana peggiori del 2023.

Sin dalla giornata del venerdì, infatti, i piloti del Cavallino hanno faticato nel trovare il feeling con la SF-23 (chiaramente sbilanciata e con una configurazione aerodinamica apparsa subito inadatta a Zandvoort), lottando con i suoi problemi di carico e faticando a perfomare in modo adeguato. Elementi che hanno portato Carlos Sainz a chiudere la gara in quinta piazza, mentre Charles Leclerc è stato costretto al ritiro (dopo anche alcuni errori al pit stop), a causa dei danni riportati dalla sua monoposto in seguito ad un contatto con Oscar Piastri.

Un weekend difficile che, oltre a lasciare amaro in bocca a tifosi e piloti per il magro (migliore rispetto al potenziale della SF-23) risultato, sembra aver lasciato strascichi nel team. Secondo quanto riportato da Franco Nugnes su 'Motorsport.com' il debriefing post GP d’Olanda a Maranello è apparso molto movimentato, teso e in cui ha prevalso un senso di indignazione per un team che sembra incapace di risolvere i suoi problemi ma, al contrario, in costante peggioramento.

"Il debriefing del GP d’Olanda non è stato indolore perché sono venuti al pettine alcuni nodi che la Scuderia non riesce a sciogliere: la SF-23 è una macchina sbagliata [...] ma non è nemmeno da buttare via se, in certe situazioni, riesce a sfidare la Red Bull. [...] La domanda che tutti si pongono a Maranello è una: come è possibile che la rossa non riesca a infilare due gare positive. [...] Il quinto posto di Carlos Sainz nasconde problemi molto più grandi di una squadra che in certi momenti non sembra nemmeno un top team. E al rientro dal Mar del Nord qualcuno, finalmente, ha cominciato ad alzare la voce...".

Weekend in cui il team in fabbrica ha completamente sbagliato la delibera del set-up e del materiale ottimizzare il risultato a Zandvoort, mettendo in pista una vettura a medio carico su un tracciato dove la quantità di downforce deve essere massima.

"Il ritorno in pista dopo la sosta è stato disastroso: la Ferrari non è riuscita a configurare un’ala posteriore adeguata. [...] Leclerc e Sainz sono stati costretti ad affrontare i banking con un assetto scarico che ha reso la SF-23 inguidabile. Il risultato è che i piloti hanno perso fiducia. [...] Questo è un film già visto e ci si domanda come sia possibile che dopo tredici GP non si sia ancora capito come questa monoposto debba essere regolata".

Errori a casa a cui il team in pista non è stato minimamente in grado di rimediare. Team di ingegneri ma non solo, visto che anche nella gestione delle soste e della comunicazione tra box e piloti sono emersi cronici problemi.

"Vengono forti dubbi sul materiale che è stato preparato per Zandvoort e sull’incapacità in pista di saper limitare i problemi, come se i due mondi avessero visioni diametralmente diverse. [...] L'attenzione è tutta finalizzata al progetto 676, ma la stagione 2023 ha un calendario con ancora nove appuntamenti: l’aver chiuso i battenti sull’evoluzione della macchina, non vuol dire che si dovranno mettere in preventivo solo figuracce. Perché anche le gomme da bagnato non pronte [...] testimoniano che nella comunicazione pilota - muretto si devono studiare strategie che permettano alla Ferrari di non buttare via una decina di secondi. [...] Quando non si dispone di una macchina competitiva, bisogna saper sfruttare le opportunità che si aprono in quelle che sono le gare anomale".

Un fine settimana amaro a cui il Cavallino cerca riscatto da Monza in cui  anche le caratteristiche della pista dovrebbero aiutare. Monza dove, secondo i piani, sarebbero dovuti arrivare aggiornamenti che però, dopo la debacle olandese, sarebbero in stand-by.

"L’occasione di riscatto verrà da Monza. Nel Tempio della velocità la SF-23 dovrebbe soffrire meno: lo Stradale richiede il minimo carico aerodinamico, puntando tutto sull’efficienza aerodinamica e sulla potenza della power unit. Almeno in qualifica vedremo una rossa capace di illudere i tifosi con una pole position? [...] Per i lunghi rettilinei del GP d’Italia era stata pensata una fiancata più scavata per ridurre la resistenza all’avanzamento: chi sa se si vedrà o se le scorie olandesi porteranno a rivedere i piani?"

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Foto copertina media.ferrari.com


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