Nonostante l’illuminazione artificiale del tracciato di Losail è notte fonda in casa Ferrari. Le qualifiche del gran premio del Qatar valevoli per lo schieramento di partenza della gara domenicale vede le monoposto di Maranello arrancare in quinta e dodicesima posizione. La cancellazione dei tempi di Norris e Piastri hanno reso meno amara la sessione di Charles Leclerc che partirà alle spalle del duo Mercedes e di Fernando Alonso che ha confermato la sintonia con il tracciato qatariota. Ancora più deludente la prestazione di Carlos Sainz che sin dalla prima e unica sessione di prove libere non è riuscito a trovare il giusto feeling con la SF-23. Sulla carta l’impianto di Losail non era favorevole alle caratteristiche della monoposto di Maranello ma ad amplificare le difficoltà è stata la scarsa aderenza offerta dal nuovo manto stradale e dal vento che ha portato una grande quantità di sabbia in pista.
Carlos Sainz durante le qualifiche del gran premio del Qatar – Credit: Ferrari Media Gallery
Quasi tutti i piloti si sono resi protagonisti di sbavature, specie nelle curve veloci, a dimostrazione che anche le monoposto più performanti hanno dovuto fare i conti con un tracciato molto scivoloso. Non è un mistero che il progetto 675 sia carente in termini di downforce e queste variabili hanno ulteriormente degradato le prestazioni delle rosse. Una monoposto poco precisa in inserimento e dal retrotreno ballerino. La sensazione è che la giornata di ieri sia il prologo di un weekend di passione per il team di Maranello. Nonostante l’evoluzione della pista nei prossimi giorni dovrebbe aiutare la SF-23 a trovare maggiore grip, la diretta concorrenza stavolta sembra davvero molto lontana. McLaren, Mercedes e AstonMartin, almeno nelle mani di Fernando Alonso, sono sembrate obiettivamente più equilibrate. Le qualifiche shootout di oggi potrebbero essere davvero un incubo per gli uomini di Maranello.
Charles Leclerc autore del quinto tempo in qualifica – Credit: Ferrari Media Gallery
Il format prevede l’utilizzo delle sole mescole Hard nel Q1, Medium nel Q2 e soft nel Q3. In virtù dello scarso grip offerto dal tracciato unitamente alla carenza di downforce della SF-23 nei curvoni veloci a medio raggio potrebbero giocare un brutto scherzo ai driver della rossa. Allo stato attuale la qualifica in Q3 nella sprint shootout di entrambe le monoposto appare difficile. Quella di ieri, aldilà della scivolosità della pista, è una doccia gelata per i tecnici di Maranello. La rossa, ormai a fine sviluppo, si è dimostrata ancora una volta troppo sensibile rispetto alla geometria del tracciato. Una duttilità che gli ingegneri Ferrari speravano di essere riusciti a raggiungere attraverso gli sviluppi portati in pista dopo la pausa estiva. Dal punto di vista sportivo la tappa mediorientale dovrà essere affrontata con spirito di sacrificio cercando di limitare i danni soprattutto nei confronti di Mercedes, che grazie alle penalità delle McLaren, partiranno in seconda e terza posizione nella gara di domenica. Il secondo posto nella classifica costruttori, obiettivo dichiarato da Frederic Vasseur, potrà essere raggiunto solo grazie a una gestione oculata dei weekend sulla carta più difficili. E quello in Qatar sembra averne tutti i connotati.
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