All'inizio della settimana scorsa è giunta la notizia secondo cui, dal 2025, i team di Formula 1 potrebbero passare da dieci a undici. Ad annunciarlo è stata la FIA attraverso una nota ufficiale, in cui ha comunicato l'approvazione della candidatura presentata da Andretti dopo averne valutato attentamente i criteri sportivi, tecnici e finanziari oltre che di sostenibilità ambientale.
La palla ora passa nelle mani di FOM e Liberty Media che nelle prossime settimane si siederanno al tavolo con i vertici del team americano al fine di trovare un accordo commerciale. Arrivati a questo punto Andretti non intende farsi trovare impreparato, dal momento che ha già stipulato un piano ben preciso. Quest'ultimo prevede la volontà di avviare una partnership con General Motors, andando così ad aggiungere Cadillac al già ricco pacchetto di costruttori formato da Ferrari, Mercedes, Honda e Renault (senza dimenticare gli ingressi di Audi e Ford a partire dal 2026).
Nonostante ciò, quello che sin dal principio ha fatto storcere il naso alla Formula 1 sarebbe legato al fatto che Andretti fosse già in posseso di un pre-accordo con Alpine per la fornitura delle Power Unit. In sostanza il team a stelle e strisce avrebbe sì corso con il propulsore realizzato a Viry-Châtillon ma rinominato Cadillac, lasciando così carta bianca a GM per lo sviluppo del proprio motore in ottica del cambio regolamentare che avrà luogo nel 2026.
Quanto appena affermato, tuttavia, al momento risulta essere congelato. Questo perchè durante le verifiche condotte dalla Federazione è infatti emerso come l'accordo tra i due marchi non sia più in stato di validità. Cosa significa? A spiegarlo è stato Bruno Famin, Team Principal ad interim della squadra francese: "Avevamo un pre-accordo, poi scaduto, perché si supponeva che venisse concessa la possibilità di entrare in Formula 1 prima di una certa data. Ciò significa che se vogliamo fare qualcosa dobbiamo negoziare nuovamente. Quindi, ad oggi, non abbiamo assolutamente alcun accordo con Andretti".
Sul perchè le negoziazioni non siano ripartite immediatamente dopo la scadenza, la spiegazione è presto fornita: "Prima di riprendere le trattative - dichiara Famin a Motorsport.com - riteniamo che sia necessario attendere una risposta definitiva". Nulla a che vedere, quindi, con il sostegno che il team americano fornirebbe a General Motors nell'ambito di un suo futuro ingresso nel Circus che, di conseguenza, non farebbe altro che portare ulteriore concorrenza ad un costruttore che, dall'addio di McLaren a fine 2020, non possiede più contratti con team clienti: "Da parte nostra siamo rimasti sulla stessa linea. Avevamo delle pre-condizioni per concludere un accordo e ci aspettiamo ancora che vengano soddisfatte".
Quel che però Alpine vorrebbe capire è se il sì defintivo di Liberty Media all'ingresso di Andretti arriverà o meno in tempi brevi (deadline fissata non più tardi di inizio 2024), poichè in Francia hanno bisogno di sapere con largo anticipo l'eventuale necessità di raddoppiare la produzione degli elementi.
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Fonte www.motorsport.com