Il team Haas si appresta a disputare il weekend in Nevada differenziando le specifiche della VF-23. Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen saranno impegnati in una sorta di test comparativo mirato ad acquisire dati molto preziosi in chiave 2024 durante tutte le sessioni del gran premio di Las Vegas. Quella che potrebbe apparire come una bocciatura dell’ultimo pacchetto di aggiornamenti, che ha debuttato ad Austin, rappresenta in realtà un’opportunità. Alcuni team da tempo non hanno nulla a cui ambire e allo stesso tempo nulla da perdere. Un limbo che giustifica la scelta del team statunitense.
Confronto tra le due specifiche della VF-23 – Credit: @robertofunoat
Come già sperimentato da Aston Martin lo scorso anno e da McLaren a metà stagione 2023, la completa rivisitazione della veste aerodinamica richiede tempo per essere compresa dagli stessi ingegneri che l’hanno concepita attraverso l’ausilio dei software di progettazione e simulazione. Gli ingegneri della “verdona” dopo aver rivoltato come un calzino la AMR22 in occasione del gran premio di Spagna 2022, suscitando anche polemiche per la familiarità con la RB18, ha iniziato a intravedere barlumi di competitività nel finale della scorsa stagione.
Confronto tra la AMR22 specifica di base vs specifica GP di Spagna – credit: x.com
La possibilità di testare soluzioni in pista sacrificando inevitabilmente il risultato sportivo è giocoforza l’unica arma in dote ai team per cercare di recuperare il gap sulla diretta concorrenza. Nella fattispecie la crescita di Alpha Tauri negli ultimi round ha di fatto convinto i tecnici del team guidato da Gunther Steiner a volgere lo sguardo verso la prossima stagione. La comparazione di due progetti tecnici sul campo di gara rappresenta tuttora il miglior feedback per gli ingegneri. L’obiettivo è quello di verificare i punti di forza della nuova filosofia aerodinamica e quelli di debolezza, ovvero le aree della monoposto evoluta che non ha fornito i riscontri apprezzati nel contesto virtuale. D’altronde il grande sviluppo che ha debuttato in Texas ha dovuto fare i conti con le caratteristiche del telaio della specifica di base. Ad esempio in corrispondenza della rastremazione dei sidepod si scorge un bulbo all’altezza del posizionamento del cono antintrusione. Inoltre la geometria del sistema sospensivo (fornito da Ferrari) è rimasto inalterato.
Nuovo sidepod della VF-23 utilizzato dal gran premio di Austin – Credit: @robertofunoat
Questo “training on the job” aiuterà l’equipe guidata da Simone Resta ad analizzare dati molto più realistici anche rispetto a quelli dei test invernali. Perché altri team non hanno adottato la medesima strategia? Innanzitutto Haas è stato il team che ha portato il miglior aggiornamento proprio nelle battute finali della stagione con il preciso intento di impostare il concept aerodinamico della futura VF-24. Altri team hanno deliberato piani di sviluppo con numerosi micro aggiornamenti distribuiti nell’arco della stagione. Inoltre non bisogna trascurare il punto di vista dei piloti. Se la lotta alle corone iridate (piloti e costruttori) è morta ancor prima di nascere le rivalità interne in alcuni team sono molto accese. La Scuderia Ferrari, ad esempio, avrebbe avuto grosse difficoltà nell’imporre la differenziazione delle monoposto senza generare mal di pancia in uno dei due driver. Senza girarci troppo intorno, se per i team i competitor sono le altre scuderie, per un pilota il primo competitor è il team mate nonostante la stagione non offra molti motivi per gioire. La pazza idea Haas potrebbe essere anche un aiuto indiretto per il Cavallino Rampante che fornisce la totalità dei TRC (Transferable Components, nda) alla scuderia americana.
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