Ferrari, il 18 febbraio 1898 nasceva l'uomo che trasformò il suo sogno in un mito
Enzo Ferrari nacque il 18 febbraio 1898 e durante la sua vita trasformò il suo sogno in mito. Nel giorno della sua nascita ripercorriamo i passi fondamentali che portarono il cognome Ferrari in alto nel mondo

18/02/2024 22:00:00 Tempo di lettura: 7 minuti

Centoventisei anni fa, il 18 febbraio a Modena, nasceva l'imprenditore italiano che ha cambiato la storia dell'automobile e delle corse. Enzo Anselmo Ferrari, secondogenito di Adalgisa Bisbini, una nobile terriera di Forlì, e Alfredo Ferrari da Carpi, titolare di un'officina meccanica con 30 dipendenti.

Sin dalla giovane età le automobili sono il sogno di Enzo, abituato a muoversi con il padre e il fratello maggiore Alfredo, detto Dino, per assistere alle gare. Il sogno di diventare un pilota si accende grazie alla Coppa Florio del 1912. Al volante si metterà però quattro anni più tardi, dopo aver attraversato un periodo buio della sua vita a causa delle morti del padre, a causa di una polmonite, e del fratello caduto in guerra. 

Il diciottenne Enzo trovò impiego, in qualità di istruttore, presso l'Officina Pompieri di Modena, dove si tenevano corsi per la preparazione di operai da utilizzare nelle industrie ausiliarie. Nel 1917 venne arruolato nel Regio Esercito e assegnato al 3º Reggimento d'artiglieria alpina, ma nello stesso anno fu congedato a causa di una pleurite.

Dopo aver superato la malattia, cosa non scontata per l'epoca, trovò un impiego presso un officina di Torino grazie a una lettera di raccomandazione. Nel 1919 a Milano trovò una nuova occupazione, in una piccola impresa meccanica milanese. Ingaggiato come assistente al collaudo.

La prima competizione importante cui Ferrari partecipò fu la X Targa Florio, ma con scarso successo. La sua CMN 15/20HP, infatti, fu attorniata da dimostranti durante una manifestazione politica e Ferrari riuscì a raggiungere Palermo solo quando i cronometristi avevano ormai abbandonato le loro postazioni.

Nel 1920 cominciò a correre con l'Alfa Romeo. Sposò poi Laura Garello a Torino il 28 aprile 1923. Nello stesso anno vinse la prima edizione del Gran premio del Circuito Del Savio e proprio in questa occasione, come raccontato anche da Ferrari stesso, la contessa Paolina de Biancoli, madre dell'aviatore eroe della prima guerra mondiale Francesco Baracca, gli consegnò il simbolo che Baracca portava sulla carlinga, un cavallino rampante, e gli disse: "Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna". A partire dal 1932 questo simbolo apparve sulla carrozzeria delle vetture utilizzate dalla Scuderia Ferrari.

La nascita della Scuderia Ferrari

Ferrari, il 18 febbraio 1898 nasceva l''uomo che trasformò il suo sogno in un mito

La crisi economica nel 1933 portò l'Alfa Romeo a ritirarsi dalle corse fino al 1937. Poco dopo Ferrari creò l'Auto Avio Costruzioni (AAC) con sede a Modena. A causa della guerra però, e per paura dei bombardamenti, nel 1943 Enzo Ferrari trasferì l'AAC nel suo nuovo stabilimento di Maranello. Dopo la guerra, Ferrari creò la "Scuderia Ferrari", la sezione sportiva della casa automobilistica Ferrari, che era esistente fin dal 1930, ma che fu costituita in ragione sociale solo nel 1947.

La prima gara disputata dalla Scuderia Ferrari fu il Gran Premio di Monaco del 1950, mentre la prima vittoria arrivò un anno dopo in Gran Bretagna con José Froilán Gonzáles. Il primo titolo invece giunse grazie ad Alberto Ascari nel 1952. Il Cavallino è attivo in Formula 1 fin dalla sua creazione e vanta 15 Titoli Piloti e 16 Titoli Costruttori. Attualmente la scuderia più titolata della storia di questa categoria.

La sua vita privata

La vita privata del Commendatore non è però stata semplice. Come raccontato anche nel film "Ferrari" diretto da Michael Mann con protagonisti Adam Driver e Penelope Cruz, Enzo Ferrari era spostato con Laura Garello dalla quale nel 1932 ebbe il figlio Alfredo, detto Dino, scomparso però nel 1956 alla tenera età di ventiquattro anni a causa della Distrofia di Duchenne. Dalla relazione extraconiugale con Lina Lardi nel 1945 ebbe però un secondo figlio, Piero, registrato però fino al 1975 con il solo cognome materno. Attualmente Piero Lardi Ferrari è il dirigente dell'azienda di famiglia.

La morte

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 Enzo Ferrari morì a Modena il 14 agosto 1988, all'età di 90 anni. La notizia della sua morte, seguendo le sue volontà, fu divulgata solo a esequie avvenute. Il funerale si svolse in forma strettamente privata, senza corteo e alla presenza dei soli parenti e alcuni intimi amici. Ferrari è stato tumulato nella cappella di famiglia nel cimitero di San Cataldo,  a Modena. All’interno a sinistra sono sepolti la madre Adalgisa e il fratello maggiore Alfredo Dino. Alla destra si trovano il primo figlio Dino e la moglie Laura Garello, mentre dietro sulla sinistra si trovano la sua lapide e quella del padre Alfredo.

Poco meno di un mese dopo, al Gran Premio di Formula 1 di Monza, Gerhard Berger e Michele Alboreto terminarono la gara al volante delle Ferrari al primo e al secondo posto. Il successo fu dedicato alla sua memoria.

La controversia sulla sua data di nascita

Stando a quanto raccontato da Enzo Ferrari in persona, lui nacque a Modena il 18 febbraio 1898, ma cercando i registri dell'anagrafe, risulta registrato il 20 febbraio, due giorni dopo. Secondo questa versione dei fatti, il ritardo è da attribuirsi a una forte nevicata che bloccò le strade. La notizia della nevicata però non trova nessun riscontro storico in quanto l'istituto Geofisico dell'Università di Modena e Reggio Emilia si registrò una temperatura minima di −1,8 °C e massima di +10,8 °C e nessun fenomeno nevoso.

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Foto copertina twitter.com

Foto interna twitter.com

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