A volte il risultato non è tutto. Se ci fossimo persi completamente il venerdì del GP di Miami e prendessimo visione adesso della classifica, vedendo Piastri e Norris rispettivamente in sesta e nona posizione magari penseremmo che non sia cambiato nulla, o meglio, che gli aggiornamenti portati in pista dalla squadra di Woking non abbiano funzionato.
E invece in Ferrari dovrebbe già essere scattato un campanello d’allarme e dovrebbe essersi anche sentito molto forte e chiaro. Senza gli upgrade installati sulla propria vettura, Oscar Piastri ha fatto la sua parte. Essersi fermato in P6 a 58 millesimi da Sainz è in linea con quanto visto nelle prime gare della stagione. L’anomalia sta nella posizione conquistata da Norris.
Perché la definiamo tale? Semplice. Basta osservare i migliori parziali ottenuti durante la Sprint Qulifying (ve li proponiamo di seguito). Il ‘’problema’’ di Norris è stato realizzare quegli intertempi su gomma Media durante la SQ2. Nella SQ3 non è riuscito a sfruttare al massimo la Soft a causa di un errore nel primo settore che poi si è trascinato dietro lungo il percorso (soltanto il record nel T3 è stato realizzato con la C4 rossa). Infatti nel corso del giro che lo ha rilegato in P9 Lando ha ottenuto un 29.806 nel T1, un 33.742 nel T2 e 24.924 nel T3.

Fonte: Formula1.com
Norris ha migliorato solo l’ultimo tratto del circuito e anche se solo fosse riuscito a replicare i parziali fatti nelle SQ2, il britannico avrebbe conquistato la pole con un ottimo 1’27’’474 (Verstappen parte primo dopo aver realizzato il miglior riferimento in 1’27’’641). Se inoltre avesse ottenuto, alla peggio, lo stesso crono (cosa accaduta con Piastri) fatto nella precedente sessione (1’27’’597), Lando avrebbe comunque ottenuto la pole per la Sprint Race.
Diciamo sempre che i se e i ma non aiutano a vincere le gare. Però in questo caso contribuiscono a dare morale ad una squadra che, come ha dimostrato lo scorso anno, quando decide di deliberare degli aggiornamenti, questi portano a dei benefici sensibili e anche a Miami il passo fatto in avanti sembra essere alquanto consistente.

La Red Bull, per quanto possa essere battibile in qualifica, ha dimostrato più volte di avere qualcosa in più in gara. Difficile dire se domani Norris avrà qualche chance di sfidare Verstappen (difficile farlo oggi partendo così attardato). La Ferrari però 'trema', perché qualora Lando riuscisse a massimizzare il risultato nelle qualifiche che si terranno stasera, sarà un avversario molto ostile da tenere alle spalle domani nella gara che conta di più.
Ricordiamo che solo Ferrari e Alpine non hanno introdotto novità qui a Miami (leggi qui).
Foto: McLaren
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