Questo fine settimana si svolgerà la 70ª edizione del Gran Premio di Monaco, su uno dei circuiti più iconici della Formula 1, con 19 curve tutte con un nome specifico ed evocativo.
Su una pista in cui il margine di errore è praticamente inesistente, un fattore che influisce sulla bontà dei tempi sul giro è la fiducia che il pilota acquisisce gradualmente, sessione dopo sessione, trovando un limite dopo l'altro, le linee migliori, avvicinandosi sempre più alle barriere, spesso sfiorandole con la spalla degli pneumatici.
La scelta della Pirelli ricade come di consueto sulle mescole più morbide disponibili, ovvero la C3 come Hard, la C4 come Medium e la C5 come Soft. La velocità media sul tracciato di 3,337 chilometri è molto bassa, con alcune curve affrontate a meno di 50 km/h, mentre le vetture sono al massimo dell'accelerazione solo per il 30% del giro. I piloti hanno bisogno della massima trazione, di vetture reattive, con sospensioni morbide e il massimo carico aerodinamico possibile.
E' sicuramente l'appuntamento in cui la posizione di partenza in griglia risulta più importante, anche se in passato strategie e probabilissime safety car hanno alterato posizioni e risultato finale.
Per analizzare setup e soluzioni scelte dai vari team ci vengono incontro le immagini del bravissimo e puntualissimo Albert Fabrega.
I primi scatti riguardano come sempre la comparazione del carico sull'ala posteriore
Se fino alla passata stagione la differenza di configurazione dell'ala posteriore tra la Red Bull (sempre molto carica) e le altre scuderie era sempre molto marcata, quest'anno soprattutto Ferrari e McLaren, adottano scelte molto simili. A cambiare è spesso la configurazione della beam wing, l'ala sopra al diffusore, che può essere a uno o due elementi ad incidenza più o meno marcata. Quest'anno la SF-24 ha trovato molto carico in questa zona non sacrificando troppo la velocità massima, tra l'altro particolarmente bassa qui a Monaco.
Vediamo adesso alcuni scatti dalla Display Car Procedure
L'ala posteriore ad alto carica usata solo a Monaco
La McLaren, che tanto bene ha fatto negli ultimi due appuntamenti, è chiamata a dimostrare di essere competitiva su tutti i circuiti. Monaco non è sicuramente il più congeniale alle caratteristiche della MCL38, che qui sfoggia una speciale livrea commemorativa per Ayrton Senna.
Articolo in aggiornamento...
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Foto copertina twitter.com
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