Pirelli - L'idea di Russell non convince Isola, bocciato anche il secondo pit obbligatorio
31/05/2024 20:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Come spesso accade dopo il GP di Monte Carlo, tra gli addetti ai lavori si sta discutendo molto di come poter migliorare l’azione e i sorpassi sullo storico circuito. Un interessante spunto di riflessione lo ha offerto il pilota della Mercedes, George Russell (direttore GPDA), il quale ha avanzato l’idea dell’introduzione di mescole più morbide, studiate ad-Hoc per il tracciato monegasco.

L'idea di Russell non convince Isola

Punto di vista che è stato parzialmente condiviso da Mario Isola, il quale ha esposto pro e contro della possibile soluzione: “Sono a conoscenza della proposta. Ho parlato con George. Possiamo chiedere ai team di fare una simulazione. Ricordo però che nel 2018 avevamo portato gomme più morbide e se ricordo bene durante la corsa i piloti hanno girato 8 secondi più lenti del potenziale delle gomme, ritmo F2”.

Partendo proprio da questo c’è da fare un appunto. Il direttore mtorsport Pirelli si ricorda bene, ma solo in parte. Quell’anno è vero che si girò così lenti, ma le gomme c’entrano ben poco, visto che il ritmo fu dettato da Ricciardo, che vinse la gara su Red Bull, arrivando a traguardo con seri problemi di potenza e utilizzando solo 6 marce.

A fronte di questo crediamo sia superfluo basare il ragionamento inerente all’introduzione delle mescole morbide sulla gara tenuta nel 2018.

GP Monaco 2024, Red Bull

“Il problema a Monaco è che non puoi sorpassare, quindi puoi rallentare anche di 3/4 secondi al giro e nessuno riesce comunque a superarti”, ha continuato Isola secondo le dichiarazioni riportate da ‘Autosport.com’. “L’aspetto più importante da considerare, secondo la mia opinione, è quello di analizzare le ragioni che portano una squadra a fermarsi”.

Isola boccia l'idea del secondo pit obbligatorio

Il tema della spettacolarità delle gare è da sempre fulcro di discussioni all’interno del Paddock. Un’altra proposta per poter vedere un po’ più di azione durante la gara è quella di introdurre la seconda sosta obbligatoria durante i GP.

Altro aspetto che Isola ha commentato: “Ne abbiamo già discusso in passato. I team condussero delle simulazioni e il risultato è che le squadre attuarono tutte, più o meno, la stessa strategia. Quindi, aggiungendo vincoli, spingiamo i team a fare qualcosa di diverso, ma che convergerà comunque ad un determinato scenario e non è ciò che vogliamo”.

Il desiderio della Pirelli e della Formula 1 è abbastanza chiaro, bisognerebbe trovare qualcosa, uno spunto, un’idea che possa creare indeterminazione: “Vorremmo avere un mix di strategie a una e due soste con una varianza di mescole utilizzate”.

“Negli ultimi anni abbiamo notato un aumento dei circuiti cittadini, così abbiamo pensato di studiare una mescola C6 per spostare i nostri compound verso delle soluzioni più morbide. Credo che su circuiti cittadini come Miami e Las Vegas, obbligare i team a fare due soste introducendo delle mescole ancora più Soft, potrebbe contribuire a cambiare l’approccio tra i vari team. Nel caso specifico di Monaco però non credo possa effettivamente risolvere la cosa. Ci vorrebbe un circuito più ampio, ma non possiamo distruggere gli edifici di Monte Carlo, ha concluso il manager italiano secondo quanto riporta 'Autosport.com'.


Foto: Red Bull Racing

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