Vasseur: «Vincere a Monaco è stupendo, ma se ti rilassi sei morto»
31/05/2024 09:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Reduce dalla vittoria ottenuta a Montecarlo con Charles Leclerc, il team principal della Ferrari Frederic Vasseur si gode il momento con la consapevolezza dei passi in avanti fatti dalla Scuderia, ma senza lasciarsi andare a facili entusiasmi. Guai a parlare di titolo Mondiale, nonché di futuro: ciò che conta per lui sono i prossimi appuntamenti iridati da raggiungere step by step e con la stessa concentrazione mostrata in questo inizio di campionato.

È quanto emerge dall'intervista rilasciata dal manager francese ai microfoni de Il Corriere della Sera, durante la quale si è soffermato anche sul possibile arrivo a Maranello di Adrian Newey e su quello imminente di Lewis Hamilton

Vasseur: "Pensare adesso al campionato sarebbe sbagliato. Su Newey ed Hamilton..."

Vasseur: «Vincere a Monaco è stupendo, ma se ti rilassi sei morto»

"Pensare adesso al campionato sarebbe sbagliato, concentriamoci sulla prossima gara in Canada. Se cominci a convincerti che ciò che hai fatto sia buono è l'inizio della fine, se ti accontenti sei morto. Si può sempre migliorare", ha esordito Vasseur ai microfoni del noto quotidiano.

Sull'importanza del successo monegasco

"Sappiamo quello che vogliamo raggiungere e siamo tutti focalizzati sugli obiettivi. Non so se è un punto di svolta ma è un bel passo avanti. Però guai a cambiare approccio per un paio di bei risultati o perché magari due gare vanno male. Farà molto bene a Charles, sappiamo da quanto la inseguiva in casa e poi è tornato al successo dopo quasi due anni. È la prova che stiamo tutti spingendo nella direzione giusta: arriveranno anche fine settimana duri, non aspettiamoci di fare sempre bene come a Montecarlo".  

Sul partente Carlos Sainz

"Il suo approccio resterà lo stesso, non ho dubbi. Conosceva la situazione da febbraio ed è un superprofessionista. Mi ha detto: «Ok è una decisione dura, ma spingerò sino all'ultima curva»".  

Sul possibile arrivo di Newey

"Parlo con tutti nel paddock perché sono educato. La cosa più importante adesso è la stabilità del gruppo, conta di più dei singoli. Sono contento dell'attuale situazione".

Su Canada e Spagna

"Piste verità? Sì ma non più così tanto, la Spagna non cambierà le gerarchie: è due anni che non facciamo i test lì ma in Bahrain, prima ci arrivavamo preparati  con gli assetti adesso non più. Abbiamo altri riferimenti. Questa Rossa può vincere ovunque? "Se guardo alle ultime tre gare (Miami, Imola, Monaco) su piste completamente diverse siamo tutti lì in un decimo: la Red Bull, la McLaren e noi. Non so se sarà così anche in Canada, un tracciato dalle caratteristiche strane. Ma abbiamo buone sensazione anche per Montreal. Piuttosto che dare dei numeri, preferisco vedere miglioramenti in ogni singola area del team: strategia, pit-stop, sviluppi, produzione. La mentalià deve essere spingere oltre il limite, se ragioni così alla fine vinci".  

Su Hamilton

"Mentirei se dicessi che non ci parlo, lo conosco da vent'anni. Mai di questione tecniche per rispetto della Mercedes".  

Sul discorso ai dipendenti nella fabbrica di Maranello

"Ho detto quello che ripeto sempre: «Da voi provengono le prestazioni. Siete i padroni dei risultati, nel bene e nel male. I trofei sono il frutto del vostro lavoro»"

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Foto interna www.x.com; Foto copertina www.x.com


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