Il GP del Canada ha rappresentato, senza dubbio, una trasferta da analizzare e da archiviare quanto prima per la Ferrari che, nella tre giorni sull'Isola di Notre Dame, ha sbagliato tutto ciò che poteva ed è stata vittima di ogni possibile problema o sfortuna in un evento di gara. Di fatto, dopo un positivo venerdì, la Rossa è entrata, inspiegabilmente, in crisi nelle FP3 prima e in in qualifica poi, tanto da essere esclusa dal Q3 con i due i piloti, sia a causa di una tattica discutibile del box, ma soprattutto a causa di una vettura in netta difficoltà ad 'accendere' le gomme e generare grip. Una gara, per quanto detto, già compromessa la qualifica ma è stata altrettanto complessa per la Scuderia, con Carlos Sainz coinvolto in alcuni contatti al via e costretto a gareggiare per con una vettura poco guidabile fino al ritiro per incidente, e con Charles Leclerc costretto, anche lui, a fermare la macchina a causa di alcune noie meccaniche.
Un tre giorni ricca di problemi per il team italiano che, a Maranello, hanno analizzato a fondo, con determinazione di voltare pagina al più presto. Una svolta che, in questi giorni, è passata anche dalla sessione di test Pirelli al Mugello, con il Cavallino che ha schierato prima Charles Leclerc e poi Carlos Sainz sulla SF-24 per lo sviluppo delle gomme 2025. Lo spagnolo, nella giornata di ieri, ha completato il programma previsto, mettendo insieme 135 giri, pari ad oltre 700 km. Il madrileno ha prima preso confidenza con la pista toscana, focalizzandosi poi sul lavoro di definizione della mescole più adatte a limitare surriscaldamento sulle gomme in vista della prossima stagione. Test che, di fatto, sembra aver soddisfatto i tecnici Pirelli, sia per i risultati raccolti che per la disponibilità mostrata dalla Rossa, almeno a giudicare dalle parole di Mario Isola, Direttore di Pirelli Motorsport.
“Innanzitutto, voglio ringraziare la Scuderia Ferrari HP per la collaborazione prestata in questo test. Siamo in una fase intensa della stagione e averci di nuovo supportato anche con la presenza dei piloti titolari rappresenta un impegno importante. Per noi sono stati giorni molto proficui su un tracciato come quello del Mugello, banco di prova probante per le gomme, vista la sua configurazione ricca di curve veloci e lunghe: scenario ideale per sperimentare le soluzioni di mescole più dure".
Una due giorni di test sulla pista di proprietà della casa di Maranello che, come detto, sono stati utili alla Pirelli, ma anche alla Scuderia che, dopo la deludente trasferta canadese, ha avuto modo di rimettere le ruote in pista e, auspicabilmente, scacciare alcuni fantasmi nati dopo la decima gara stagionale, e per ridare entusiasmo a un team che ha subito la debacle sull’isola di Notre Dame, dopo la vittoria di Leclerc a Monte Carlo. Una sessione di test utile anche perché la pista di Scarperia presenta caratteristiche simili a quelle della pista di Barcellona, sede della prossima tappa del mondiale di Formula Uno, sia per i lunghi rettilinei, sia per le tipologie di curve, lunghe e veloci.
Oltre ai piloti titolari, va segnalata anche la presenza in pista di una F1-75 affidata a Oliver Bearman. Il pilota inglese, oltre a restare in allenamento per contribuire allo sviluppo della SF-24 al simulatore, ha potuto contare sul supporto della Ferrari in vista del prossimo appuntamento in FP1 con la Haas previsto proprio in occasione del GP di Spagna, la prima sei sessioni del venerdì in vista del suo passaggio a pilota titolare nel 2025.
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