La Ferrari ha ufficializzato la promozione di Diego Tondi da capo dello sviluppo aerodinamico a capo dell'aerodinamica.
Questa decisione, presa chiaramente da Frédéric Vasseur nel processo di definizione delle gerarchie (dopo l'addio di Cardile), non è la più rassicurante per i Tifosi: vediamo insieme il perché.
Come detto in precedenza, il ruolo ricoperto dal tecnico italiano negli ultimi anni era quello di capo dello sviluppo aerodinamico.
È bene ricordare che le prestazioni della SF-24 si sono plafonate proprio con l'arrivo degli aggiornamenti, in particolar modo con il pacchetto portato a Barcellona.
Chi era, quindi, il supervisore - e di conseguenza il responsabile principale - di queste novità? Esattamente, proprio Diego Tondi in persona.
A questo punto, la domanda sorge spontanea: per quale motivo una persona che si è rivelata inadatta a ricoprire il proprio ruolo viene promossa, piuttosto che retrocessa o licenziata?
La risposta, dal punto di vista della Ferrari, è semplice: perché evidentemente la si vede più capace nella sua nuova posizione.
Qui, però, il discorso è leggermente più complesso: il capo dell'aerodinamica è, infatti, paragonabile al direttore d'orchestra.
Pur essendo una figura inferiore al direttore tecnico (che peraltro ancora deve essere annunciato), infatti, Tondi sarà comunque un riferimento per diversi settori, tra cui proprio quello dello sviluppo; in cui egli stesso ha - in un certo senso - fallito.
Insomma, la scelta della Ferrari di promuovere l'ingegnere nonostante i suoi recenti errori appare alquanto incomprensibile; ma speriamo vivamente di sbagliarci.
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