È notizia che da circa un mese sta animando il mondo della Formula Uno, anche data la quiete estiva in viveva la massima serie nel corso delle tre settimane di stop imposte dal regolamento. Stiamo parlando del passaggio, annunciato a inizio agosto, di Carlos Sainz in Williams a partire dal 2025: una notizia nell'aria da mesi ma che, in un certo senso, rappresenta una sorpresa per tutti a causa dell'apparente passo indietro che lo spagnolo ha deciso di compiere passando, di fatto, da un top team come la Ferrari al team di Grove che, in questo momento, è l'ottava forza in campo dopo aver compiuto dei passi indietro rispetto ai risultati del 2023.
Una situazione che, malgrado tutto, sembra aver convinto appieno madrileno (in uscita dalla Ferrari per fare spazio al sette volte campione del mondo Lewis Hamilton) che, dopo essere stato corteggiato da mezza griglia e (forse) da top team come Red Bull e Mercedes, ha scelto di unirsi al team britannico. Una decisione importante ma anche coraggiosa per Carlos, che sottolinea le doti di persuasore di James Vowles, team principal della Williams, che dal suo arrivo a Grove ha avuto le idea chiare sulle aree di intervento e sul mostrare la consapevolezza delle potenzialità del team e della sua capacità di reagire e tornare ai fasti di un tempo. Una visione che lo ha spinto a puntare sul pilota della Ferrari che, in occasione del GP d'Olanda, ha risposto alle molte domande dei giornalisti relative proprio alla scelta della Williams.
Una scelta che, come detto, Carlos ha compiuto dopo che le porte in Red Bull e Mercedes sono state chiuse, ripiegando (pur senza ammetterlo) in tempi rapidi sul team di Grove, per ottenere così una maggiore tranquillità nella seconda parte di stagione. Una decisione, inoltre, giunta dopo mesi difficili, che Carlos ha ammesso di aver preso con la massima convinzione, sia per le sensazioni avute che per le garanzie fornite per l'avvenire.
“Prima di tutto, penso che per me fosse importante prendere la decisione prima della pausa. Sono stati sette mesi duri della mia carriera, in cui ho dovuto affrontare tutto quello che è successo a gennaio in combinazione con il dover dare il massimo come pilota Ferrari in un ambiente ad alta tensione. Quando ho preso la decisione, volevo essere convinto al 100%. Ho scelto la Williams perché è la squadra con cui fin dall’inizio ho avuto ottime sensazioni. Sento che sono un team molto impegnato in F1, con un progetto valido per il futuro, una leadership forte e la volontà di riportare in auge il team. Ero motivato quando sono andato in McLaren, in Ferrari quando era indietro in griglia, e mi motiva ora un progetto come quello della Williams”.
Una decisione giunta grazie ad un team che, sin dai primi dialoghi, ha sempre convinto Carlos Sainz, tanto da portarlo alla firma di contratto biennale (di due anni con opzione per il rinnovo), per i progetti futuri per tornare in alto e soprattutto per il carisma e il valore delle persone in squadra, dalla dirigenza sino al team principal James Vowles.
“Ho preso la decisione verso Spa, ma ho sempre avuto buond sensazioni durante tutte le negoziazioni. Ho sempre tenuto la Williams nella mia testa perché ho sempre avuto un buon feeling con Vowles e il gruppo di Dorilton Capital. Per me erano importanti anche le persone, ho imparato a fidarmi anche dei miei sentimenti verso di loro”.
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Foto copertina media.ferrari.com