Ferrari-Newey: un matrimonio non s'aveva da fare, ma perché?
La Ferrari ha comunicato ufficialmente che il nuovo direttore tecnico della squadra sarà l'ex Mercedes Loïc Serra: niente da fare, quindi, per l'arrivo di Adrian Newey. Ma perché tale operazione non si è concretizzata? Cerchiamo di capirlo insieme.

05/09/2024 13:35:00 Tempo di lettura: 5 minuti

Adesso è ufficiale: Adrian Newey non sarà il nuovo direttore tecnico della Ferrari. Tale posizione sarà infatti ricoperta dall'ex Mercedes Loïc Serra.

Alla luce del comunicato della Rossa, ci siamo chiesti: quali sono i motivi dietro al mancato approdo dell'ingegnere britannico a Maranello? Cerchiamo di capirli insieme.

Due grandi ego a confronto...

Da una parte, la squadra più titolata nella storia della Formula 1, che può vantarsi di un nome (Ferrari) e un simbolo (il Cavallino Rampante) iconici a livelli estremi.

Dall'altra, non di certo un tecnico qualunque, bensì il vero genio delle macchine da corsa, con un'esperienza e un curriculum da far invidia al mondo intero.

Basterebbero queste brevi descrizioni per capire che arrivare al matrimonio Ferrari-Newey sarebbe stato complicato, proprio come lo è stato in passato.

Eppure, questa volta sembrava davvero esserci qualsiasi elemento necessario per metterlo in atto, ma alla fine è andata diversamente.

Nonostante la necessità per la Rossa di intervenire sul mercato con un nuovo direttore tecnico, dopo l'addio di Cardile, e la disponibilità dell'inglese a cambiare squadra dopo quasi 20 anni alla Red Bull; le parti non si sono scelte.

Già, avete letto bene: "non si sono scelte", perché la decisione è stata reciproca. E adesso vi spiegheremo il perché, analizzando ambedue le posizioni.

Ferrari-Newey: un matrimonio che non s''aveva da fare, ma perché?

...Ma nessuno fa un passo indietro

Dal punto di vista della Scuderia, l'arrivo dell'ingegnere sarebbe stata probabilmente la mossa vincente per creare - insieme a Hamilton, Leclerc e Vasseur - un dream team che avrebbe ricordato il primo decennio del ventunesimo secolo.

A differenza del famoso detto, però, in questo caso il fine non giustificava i mezzi: la Ferrari, forte della propria storia e tanto altro, non ha voluto accontentato Newey in tutto.

Ridurre la scelta a una questione puramente economica, quando le voci parlavano di un triennale a 135 milioni di euro complessivi, appare alquanto azzardato, per non dire scorretto. Non si può chiamare "mercenario" un personaggio di tale calibro che, nonostante i 65 anni d'età e una carriera così illustre, cerca ancora una sfida.

Dunque, probabilmente, il punto d'incontro non è stato trovato sull'organizzazione: la Rossa non avrebbe accettato di avere Adrian Newey solo da remoto, e il tecnico non voleva lasciare la propria terra natale.

Inoltre, l'inserimento di una personalità talmente importante non sarebbe stato poi così immediato, e non è da escludere che lo stesso Newey avrebbe avuto difficoltà con lo staff del Cavallino, pretendendo ulteriori innesti "di fiducia".

A tali condizioni, l'ex direttore tecnico della Red Bull ha deciso di valutare con cautela tutte le opzioni a sua disposizione, optando per l'Aston Martin.

Insomma, di una cosa possiamo esser certi: a convincere Adrian è stato un progetto ambizioso, che gli offre la possibilità di lavorare con Fernando Alonso, di restare in Inghilterra e di esprimersi al meglio.

Se la squadra di Maranello avesse rilanciato la proposta di Lawrence Stroll con qualche milione in più, probabilmente non sarebbe cambiato nulla. Alcuni matrimoni non s'hanno da fare, e bisogna semplicemente accettarlo; specialmente quando nessuno vuole fare un passo indietro.

La decisione della Ferrari di non "piegarsi" alle pretese di Newey fa onore alla Scuderia, ma si rivelerà quella giusta? D'altro canto, l'ingegnere troverà all'Aston Martin quello che cercava o si pentirà della scelta? Soltanto il tempo potrà dircelo.

 

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