Nel weekend del Gran Premio del Messico, Carlos Sainz si è - finalmente - concentrato esclusivamente su se stesso, ponendosi sin dall'inizio l'obiettivo di vincere la gara. E ci è riuscito alla grande...
"Voglio vincere un'altra gara prima di lasciare la Ferrari, e questa è la mia occasione". Queste le parole dello spagnolo nell'avvicinamento allo scorso fine settimana.
Carlos non poteva essere più profetico: con una straordinaria pole position prima, ed una corsa dominata poi, ecco che è tornato alla vittoria.
Chiaramente l'augurio dei Tifosi è che il trionfo in terra messicana non sia l'ultimo della sua avventura a Maranello ma, per potersi ripetere, Sainz ha bisogno di restare in questa modalità "menefreghista".
Quante volte, sin dal suo arrivo in Ferrari, abbiamo visto Sainz spiegare il perché Leclerc lo avesse battuto, o il perché fosse in realtà al suo livello?
Parliamoci chiaro: dimostrarsi forse quanto il monegasco, se non di più, è sempre stata l'ossessione del classe '94. Per carità, voler battere il proprio compagno di squadra a tutti i costi è forse la prima regola non scritta che ciascun pilota dovrebbe seguire.
Nel caso di Carlos, però, sembra essersi trasformata in un'ossessione. L'impressione era di vederlo più concentrato sul battere Charles che sull'ottenere il risultato migliore per sé, nonché complessivo per la squadra.
Quante volte, anche in Messico, l'abbiamo sentito comunicare con il muretto chiedendo al team di "moderare" il ritmo di Leclerc? La risposta è senza dubbio tante, però stavolta è successo qualcosa di diverso: Sainz ha mantenuto la calma - e soprattutto la concentrazione - necessaria per condurre la gara magistralmente in solitaria.
Finalmente, Carlos. Tanti complimenti, perché sicuramente tardi è meglio che mai. Adesso vogliamo vederti così fino alla fine dell'anno...
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