Andy Cowell non ritiene che le modifiche regolamentari a cui i team sono chiamati ad eseguire nel 2026 sia così drammatico: per il CEO Aston Martin la F1 ha riscontrato più difficoltà nel 2014, quando le squadre dovettero introdurre i propulsori ibridi. In quegli anni l'inglese ricopriva il ruolo amministratore delegato in Mercedes nel settore High Performance Powertrains (HPP); proprio da quella stagione iniziò la fase di dominio del team tedesco (2014-2021).
Cowell, ora a capo dell'Aston Martin, non pensa che le modifiche ai motori del 2026 avranno un impatto simile a quanto accaduto nel 2014: "Ogni volta che c'è un cambiamento nel regolamento, c'è l'opportunità di fare meglio degli altri", ha detto Cowell ai media selezionati, tra cui Motorsport Week - "È un po' un reset. Tuttavia, il cambiamento dal 2013 al 2014 nella regolamentazione impostata sull'unità di propulsione è stato piuttosto drammatico, passando da aspirazione naturale a iniezione diretta, turbocompresso, batteria MGU-H, MGU-K che doveva funzionare, altrimenti non si andava da nessuna parte"
"Mentre dal 2025 al 2026 si eliminerà l'H, sarà più complesso a causa del ritardo del turbo, della batteria più grande, del motore più grande, del flusso di carburante inferiore, una grande sfida per il carburante. Non sono sicuro che sia un cambiamento così drammatico. È un adattamento di ciò che è stato corso oggi. Forse è un po' un eufemismo. Ma credo che la sfida sia che ci sono cambiamenti nella regolamentazione aerodinamica, così come nella power unit e negli pneumatici. Tutte queste differenze sommate potrebbero benissimo allargare ulteriormente il campo" ha concluso.
Le modifiche ai regolamenti del 2026 e la tempistica con cui saranno implementate potrebbero avere delle implicazioni sul modo in cui si svilupperanno le monoposto di conseguenza su chi riuscirà ad interpretarle al meglio in breve tempo. Non a caso Adrian Newey sostiene che coloro che avranno un buon motore, faranno la differenza: "La realtà è che non ricordo un altro momento in Formula 1 in cui siano cambiati simultaneamente sia i regolamenti sui telai sia i regolamenti stessi. E in questo caso le normative sul telaio sono state scritte in gran parte per cercare di compensare, diciamo, le normative sulla power unit"
"Quindi, è una dimensione extra. Penso che i produttori di motori avranno imparato in una certa misura dalla mancanza di preparazione che i rivali della Mercedes hanno avuto prima di quel cambiamento [per il 2014], ma deve esserci una possibilità che un produttore ne esca vincitore e che diventi un regolamento dominato dall'unità di potenza, almeno all'inizio"

Secondo i rumors, coloro che avranno più difficoltà sono Red Bull e Audi: per ambedue le squadre (visto l'addio di Honda alla Red Bull, con Ford che prenderà il suo posto come fornitore power unit) il punto di partenza sarà ben diverso rispetto agli altri team. Audi potrà contare su Mattia Binotto, ex team principal Ferrari, che nella sua carriera in F1 ha assistito a molti cambiamenti regolamentari
Ecco le parole dell'italiano: "Non dovremmo preoccuparci di questo, anche se un produttore potrebbe partire con un vantaggio. Abbiamo tempo per recuperare. Pertanto, non dovremmo lasciarci innervosire se ciò dovesse accadere. Dobbiamo concentrarci su noi stessi, imparare a trarre le giuste conclusioni" ha concluso.
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