La stagione 2025 è stata molto attesa dagli appassionati durante la pausa invernale. Ciò è stato dovuto alla tanta aspettativa nei confronti di un'accesa lotta per entrambi i titoli mondiali ed all'altrettanta curiosità nel vedere all'opera i sei piloti chiamati a disputare la loro prima completa stagione in Formula 1.
Dopo aver visto le prestazioni di ciascun rookie nei primi cinque weekend del campionato, andiamo ad analizzarle insieme nel seguente bilancio.
Nella categoria dei promossi non può di certo mancare il nome di Andrea Kimi Antonelli. Il classe 2005 ha iniziato la sua avventura in Mercedes terminando sempre nella top 10, eccezion fatta per il GP del Bahrain, dove il suo risultato finale è stato compromesso da una strategia discutibile, nonché da una Safety Car arrivata al momento sbagliato per lui.
Eppure, complessivamente parlando, l'italiano si è dimostrato un pilota affidabile ed a tratti estremamente veloce. Ha commesso un solo errore, con un rapido testacoda nel difficile GP d'Australia, in cui però è risalito dalla sedicesima posizione in griglia fino alla quarta al traguardo.
Ha raccolto 38 punti rispetto ai 73 di Russell e non è ancora riuscito a battere il compagno, questo è da specificare. Tutto sommato, d'altronde, sta dimostrando di avere un grande potenziale nel diretto confronto con uno dei migliori in griglia. Promosso a pieni voti.
Un altro debuttante che ha stupito in positivo è sicuramente Isack Hadjar, che ha già ottenuto ben 5 punti alla guida della Racing Bulls.
Eccezion fatta per l'evitabilissimo testacoda del giro di formazione a Melbourne, dove non ha neanche iniziato la corsa, è stato solido e costante.
Nel confronto con Yuki Tsunoda non ha affatto sfigurato, e ora sta battendo convintamente Liam Lawson. L'unica pecca, probabilmente, è un po' di fatica nell'effettuare sorpassi. Considerando, però, la giovane età, i primi segnali sono decisamente incoraggianti.
Chi invece ha confermato quanto di buono intravisto già lo scorso anno, in una gara alla guida della Ferrari e ben due con la Haas, è Oliver Bearman.
Il talento della Ferrari Driver Academy ha ben tre piazzamenti in zona punti nelle prime cinque uscite: un risultato da non sottovalutare per un pilota del centrogruppo.
Vero, in classifica generale si trova dietro Esteban Ocon (che conta 14 punti contro i suoi 6), eppure l'inglese ha già performato meglio del compagno diverse volte, sia in qualifica che in gara. Un esempio lampante è il GP del Giappone, dove Bearman è arrivato in Q3 ed a punti, mentre l'ex Alpine è stato disperso tutto il weekend.
Insomma, la Rossa ha una delle coppie migliori in griglia - se non la migliore in assoluto - con Leclerc e Hamilton, ma il futuro sembra altrettanto roseo...
Tra i rookie c'è anche chi non ha ancora avuto la possibilità di mostrare il suo talento, per via di una monoposto non abbastanza performante. Il pilota in questione è Gabriel Bortoleto.
Il brasiliano, vincitore di Formula 3 e Formula 2 consecutivamente (solo Leclerc, Russell e Piastri sono riusciti nella stessa impresa) si ritrova alla guida di una Sauber ben lontana dal centrogruppo.
Se Nico Hulkenberg ha sfruttato la sua esperienza in Australia per portare 6 punti alla causa in una domenica imprevedibile, Bortoleto aspetta ancora il suo primo piazzamento in top 10.
Quanto si è visto fin qui promette relativamente bene. Il classe 2004 ha talvolta battuto il proprio compagno, specialmente in qualifica. Ma realisticamente ci servono più elementi per valutarlo, dunque è rimandato ai prossimi eventi.
Siamo giunti alle note dolenti di questo inizio di stagione per i debuttanti, a cominciare da Jack Doohan. L'australiano, cresciuto con il motorsport nel sangue (il padre Mick ha vinto 5 Mondiali nelle moto), è stato ben lontano da Pierre Gasly in ciascuna occasione.
Non solo: è finito a muro nel primo giro a Melbourne, così come nelle prove libere del Giappone; oltre ad aver ricevuto ben due penalità in Cina e una in Bahrain.
Sembra che la pressione di un tanto chiacchierato scambio con Franco Colapinto, pilota di riserva dell'Alpine e prelevato dalla Williams per 20 milioni di euro, si stia facendo sentire.
Se questo è l'andazzo, Doohan rischia di perdere il proprio sedile anche a stagione in corso. Ad oggi è sicuramente bocciato: ha bisogno di invertire rapidamente la rotta.
Infine, c'è un pilota la cui rotta è stata già invertita dalla propria squadra. Stiamo parlando di Liam Lawson, retrocesso dalla Red Bull alla Racing Bulls.
Sul suo operato in queste prime gare c'è davvero poco da dire: tra incidenti, errori e semplice mancanza di velocità, la sensazione è che al neozelandese manchi la fiducia - quasi arroganza - vista nel 2023 e 2024, quando è stato chiamato in causa per sostituire Daniel Ricciardo.
Yuki Tsunoda ha fatto meglio di lui in entrambe le monoposto e, se essere battuto da Max Verstappen era previdibile, arrivare dietro ad Isack Hadjar fa riflettere e non poco.
Visto il progresso di Arvid Lindblad (talento 17enne del programma Junior della Red Bull, che attualmente milita in Formula 2), Lawson deve mandare dei segnali, deve riprendersi dalle difficoltà.
Forse è tutta una questione mentale, ma una cosa è certa: un ambiente come quello del team austriaco non concede seconde occasioni ai propri piloti. La squadra di Milton Keynes lo ha già bocciato, e francamente non serve aggiungere altro.
Voi, invece, cosa ne pensate? Come giudicate l'avvio di ogni rookie nella loro avventura in Formula 1? Fateci sapere la vostra con un commento sui nostri profili social (Instagram, Facebook e Twitter).
Leggi anche: Ferrari, senti Mazzola: «Leclerc è il pilota migliore, anche più forte di Verstappen»
Leggi anche: Caro Max, sarebbe anche ora di fare mea culpa
Leggi anche: Ferrari inspiegabile a Jeddah: il podio sembra un'impresa, ma Leclerc poteva vincere se...
Foto copertina (Doohan) x.com