Nel corso del Gran Premio di Miami, si è avuta la dimostrazione definitiva del fallimento Ferrari, sotto qualunque punto di vista. Urge un cambio di rotta, se non si vuole continuare così per altri tanti anni...
Dopo sei fine settimana, gli elementi a disposizione sono più che abbastanza per giungere alla prima conclusione: la SF-25 non è competitiva come sarebbe dovuta essere. O meglio, come tutti si aspettavano. Anche a Maranello.
Una monoposto nata per tornare (finalmente) al successo si ritrova ad essere nettamente battuta dalla Williams, che l'anno scorso era nona forza del Circus.
Per carità, da Barcellona in poi i valori in pista potrebbero cambiare, vista la nuova direttiva tecnica sulle ali flessibili. Eppure, la domanda sorge spontanea: realisticamente, cambieranno a tal punto da permettere alla Ferrari di lottare per entrambi i titoli?
Perché in fin dei conti bisogna ricordare, nuovamente, le parole di Charles Leclerc prima che iniziasse la stagione: "Sarei deluso se non dovessimo vincere neanche un Mondiale".
Cara Ferrari, tra il vincere il Mondiale e l'essere quinta forza a tratti, c'è un abisso. La Rossa sembra essere precipitata in una spirale senza via d'uscita. E lo si nota anche dall'operato della squadra...

Non fosse stato per la grande chiamata strategica di Lewis Hamilton nella Sprint, chissà come sarebbe andata a finire. Magari il Cavallino non avrebbe conquistato neanche un punto al traguardo, visto un ritmo gara terribile sul bagnato.
Ricordiamo, però, com'è iniziato il sabato della Scuderia, ovvero con l'incidente di Leclerc. Incidente dovuto sicuramente ad un errore del pilota, ma indotto dal grande rischio preso dal team: quello di montare la gomma intermedia su una pista troppo bagnata.
Lo stesso Hamilton ha dichiarato in un team radio: "Non capisco come ci abbiate mandato fuori con l'intermedia". E probabilmente non è un caso che nessun altro top team abbia fatto lo stesso.
Quello che infastidisce più di qualsiasi altra cosa in questo scenario è l'atteggiamento del team principal, Frédéric Vasseur. Atteggiamento totalmente diverso da quello avuto gli scorsi anni: per nulla autoritario verso la squadra e di certo non onesto nei confronti dei Tifosi.
La sensazione è che il francese stia affrontando questa situazione cercando di minimizzarla, quasi con superficialità. Qualcosa di assolutamente inaccettabile, considerata la storia della Ferrari.
Perché sì, nel caso in cui qualcuno se lo fosse dimenticato a Maranello: più che essere un marchio commerciale, la Ferrari è una Squadra Corse. Magari sarebbe il caso di pensare prima alla macchina, e poi alla livrea da applicarci...
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