Max Verstappen è stato l'unico pilota non alla guida della McLaren ad aver vinto una gara nella stagione 2025, quantomeno fino ad adesso.
Oramai è sempre più difficile trovare un aggettivo che renda giustizia al fenomeno della Red Bull, mentre risulta più immediato notare una sostanziale differenza nel modo in cui approccia i propri sfidanti.
Il Gran Premio dell'Arabia Saudita e quello successivo, organizzato sul tracciato di Miami, hanno visto Oscar Piastri trionfare ed estendere il suo vantaggio in testa al campionato.
Non solo: l'hanno visto finalmente lottare contro Max Verstappen per un successo. L'aggressività (sportiva) dell'australiano sembra avergli guadagnato il rispetto del quattro volte campione del mondo, e lo si è visto sia in pista che fuori.
Nel difendere la prima posizione a Miami, il pilota Red Bull non ha mai esagerato, a differenza di quanto fatto a Jeddah, quando la sua strenua resistenza in curva 1 gli è costata una penalità.
Sembra che con quell'episodio in partenza, Piastri abbia dimostrato a Verstappen di non aver paura di lui; e Max ha riconosciuto le qualità del rivale: "Oscar è molto forte. Il suo approccio è molto calmo e questo mi piace. Si vede in pista: dà il massimo quando serve, raramente commette errori ed è proprio questo che serve quando si vuole lottare per il campionato", ha detto al termine del GP dell'Arabia Saudita.
Parole che non ha mai speso nei confronti di Lando Norris...

La gara di Miami è stata l'ennesima dimostrazione che Verstappen non accetta di esser sorpassato da Norris allo stesso modo di Piastri.
Con il suo atteggiamento, sembra che il pilota Red Bull non accetti di essere battuto da un avversario considerato inferiore: alla partenza della corsa statunitense, Lando ha tentato un attacco azzardato all'esterno di curva 2, che poi sarebbe diventato l'interno della 3. Eppure, l'olandese non gli ha concesso un centimetro di spazio, a tal punto che il britannico della McLaren è retrocesso dalla seconda alla sesta posizione.
Anche nelle dichiarazioni, Verstappen si è spinto fino ad un certo punto: "Lui [Norris, ndr] ha il talento per vincere Mondiali", ha affermato al termine della stagione 2024.
Dire che un pilota "ha il talento per vincere", come fatto con Norris, è ben diverso da dire che "ha quello che serve per vincere", come nel caso di Piastri.
In pista la differenza tra i due concetti è evidente nell'atteggiamento di Max; che accetta di essere battuto da un rivale forte, ma non da uno che non ritiene alla sua altezza...
Leggi anche: Ferrari: fuori Vasseur, dentro Horner? Zapelloni ha in mente un altro profilo
Leggi anche: Ferrari, il peggio deve ancora venire? Ecco perché la Williams sarà veloce anche a Monaco
Leggi anche: Clamoroso: Red Bull, Horner licenziato dopo Imola? I dettagli
Leggi anche: Ferrari, Mazzola: «Schumacher e Prost scavalcavano Montezemolo, oggi...»