Ferrari, Turrini: «Vasseur si o no? Tocca alla proprietà». Sul possibile successore svela...
25/06/2025 07:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Tante, ed elevate, aspettative ed enormi delusioni. Questo, forse, è il riassunto migliore per la stagione 2025 della Ferrari, che fin'ora è stata caratterizzata da risultati ampiamente inferiori alle aspettative di inizio stagione e lontani dall'essere all'altezza del blasone del Cavallino. La piazza d'onore (centrata a pochi punti dalla McLaren) nel mondiale costruttori al termine dello scorso campionato e la grandiosa line-up formata da Lewis Hamilton e Charles Leclerc, sono stati gli elementi utili a creare enormi aspettative durante l'inverno. Alzando così l'asticella e rendendo, di fatto, ancor più deludente e difficile da accettare la realtà che la pista ha mostrato in questi primi dieci GP disputati. Il tutto, a causa di una SF-25 che, malgrado i pronostici, ha completamente disatteso le aspettative, non performando a dovere e costringendo i tecnici a grossi sforzi per farla funzionare. Oltre che i piloti a domarla. Un quadro quindi assai negativo, con i soli tre podi raccolti che sono un bottino davvero magro e inaccettabile ma, date le circostanze, appaiono quasi come miracolosi.

Vasseur sul banco degli imputati

Una situazione burrascosa e non nuova per Maranello in cui, come sempre accade (specie in Italia), chi è chiamato a metterci la faccia è il team principal, costretto a riportare ai vertici aziendali risultati disastrosi (frutto, probabilmente, di scelte errate in termini di progetto e di uomini chiave in aree cruciali). E soprattutto a finire sul banco degli imputati, come unico capro espiatorio su cui riversare tutte le colpe di anni di insuccessi. Insomma, Fréd Vasseur è finito sulla "graticola", come molti suoi predecessori, visto che in questi giorni la sua posizione è stata definita da più parti come precaria (specie dai alcuni media nazionali), con il presidente Elkann poco felice della situazione e alla finestra, alla ricerca di un possibile sostituto. Con il toto nomi che è già scattato, scatenando la reazione (anche dura) dello stesso Vasseur nel corso del weekend del GP del Canada, che ha rispedito al mittente le critiche, e accusando gli stessi media di essere tra le cause dei mancati successi della Scuderia. E del presente e del futuro di Vasseur, nel suo blog "Profondo Rosso", ha parlato anche Leo Turrini, analizzando le possibili mosse della dirigennza del Cavallino, chiamata a prendere atto della realtà e decidere in maniera chiara e soprattutto rapida.

Parla Turrini

"Rischia di diventare il tormentone dell’estate. Vasseur si. Vasseur no. [...] Il malessere dei tifosi è giustificatissimo. [...] Se perdi da una vita e ti sei fumato drivers come Alonso, Vettel, mezzo Leclerc e un quarto Hamilton, con i suoi limiti, che non son pochi, è assurdo fare di Vasseur il capro espiatorio. Presunto innocente anche no, ma pure unico colpevole anche no. [...] I risultati della SF25 sono indifendibili. [...] E ammettere da subito che la situazione era critica sarebbe stato un bel gesto. [...] La palla passa alla proprietà. [...] Se si fidano [...] fanno bene a rinnovargli il contratto. Se non credono più nella leadership di Vasseur, fanno bene a mandarlo a casa. Il potenziale successore è sulla bocca di tutti e potrei aggiungere che prima di sbarcare a Maranello Todt vinse a Le Mans. Coletta non è Todt ma è un altro discorso".

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Foto copertina www.ferrari.com


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