La stagione 2025 verrà, tra le varie cose, ricordata come quella in cui si è concluso uno dei più grandi trasferimenti, a livello tecnico, del paddock. Stiamo parlando di quello, già siglato al termine del 2024, dal team Aston Martin, che grazie a un contratto stellare, sia in termini economici che in termini di deleghe e responsabilità, si è messo in casa l’ex Direttore Tecnico della Red Bull, nonché il progettista più vincente della storia della F1, Adrian Newey. Il genio inglese, da marzo, è ufficialmente impegnato nella sua nuova avventura con il team di Silverstone, e sin dal primo momento del suo servizio presso lo storico marchio britannico ha iniziato a pensare sullo sviluppo della vettura del 2026, anno in cui nel Circus iridato sbarcherà il nuovo regolamento tecnico con aerodinamica attiva.
Ma Newey, a ben vedere, rappresenta solo la ciliegina sulla torta del "lavoro" di Lawrence Stroll, che per rinforzare la sua squadra e portarla in poco tempo a lottare per titoli iridati, ha da tempo avviato una serie di importanti investimenti, sia come strutture che come personale o per tecnologie implementate nella fabbrica del team. Il tutto per permettere a Lance Stroll e, perché no, al sempreverde Fernando Alonso (che può portare in dote la sua grande esperienza), di avere quanto prima tra le mani una vettura potenzialmente iridata. E, appunto, a chiusura della sequela delle operazioni operate, il talento e l'esperienza di Newey paiono come il tassello mancante ad un mosaico che va via via completandosi. E proprio dell'arrivo e del contributo di Newey alla "verdona", nel corso di un'intervista a speedweek.com, ha parlato Fernando Alonso.
Lo spagnolo, nel dettaglio, ha avuto modo di parlare e riflettere sulla personalità di Newey, sostenendo come il "Genio" non stia portando alla compagine anglosassone solo vantaggi tecnici, aerodinamici nel dettaglio, ma più in generale a tutto il team, garantendo un plus a 360°.
“Abbiamo fatto qualche pranzo insieme. In generale si concentra su tutto quel che riguarda la squadra, anche sul simulatore. Sta lavorando per rendere tutto più realistico, ma ha anche esperienza di un top team e sa che bisogna lottare per i campionati bisogna essere al top in ogni settore. Non si tratta solo di aerodinamica. Ha assunto ruolo con una prospettiva molto ampia e pensa a come una squadra dovrebbe procedere. Ecco perché tutti impariamo qualcosa quando parliamo con lui“.
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