F1 2026, Vowles contro chi si lamenta: «Chiedetegli quanto ha guidato quelle auto»
11/08/2025 20:00:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Manca poco. Ancora 6 mesi, poco meno, e la Formula 1 porterà per la prima volta in pista (test a porte chiuse in programma a Barcellona tra il 26 e il 30 gennaio) le vetture di nuova generazione che affronteranno il campionato mondiale 2026. Aerodinamica attiva, una nuovissima power unit, priva di MGU-H, ma con una parte elettrica molto più sviluppata rispetto ai motori attuali e la novità dell’override.

I piloti hanno iniziato a testare le monoposto al simulatore e i primissimi commenti sono stati tutt’altro che positivi. Lo stile di guida cambia totalmente con un aumento drammatico dei valori da gestire durante l’azione in pista. Il pilota della Ferrari, Charles Leclerc, come tanti altri non hanno apprezzato (leggi qui). Più che parlare di essere in difficoltà hanno solamente manifestato il loro pensiero sulle nuove monoposto affermando semplicemente che non gli piacciono.

Vowles lancia un monito ai giornalisti

Una critica dura secondo il team principal della Williams, James Vowles, il quale in un’intervista riportata da Motorport.com ha avuto da ridire su questa rapida presa di posizione da parte dei conducenti: Quando ti siedi al simulatore per la prima volta le difficoltà che si incontrano sono numerosissime. Lo abbiamo visto nei nostri piloti. Hanno dovuto cambiare e sperimentare altri modi di guidare. Poi però alla seconda seduta diventa tutto più conseguenziale e alla quarta è già la normalità”.

Vowles, Williams

Quindi”, ha proseguito il manager richiamando i media all’attenzione contro le lamentele, “prima di soppesare la risposta di un pilota, chiedetegli quante volte ha guidato le nuove vetture al simulatore. Non ho dubbi sulla risposta, vi direbbe che l’ha fatto solo una volta”.

Vowles: "I piloti potranno giocare con le diverse modalità di energia"

La vera difficoltà risiederà, secondo Vowles, nel saper gestire le tantissime variabili che entreranno in gioco, come l’override ad esempio (un sistema che permetterà al pilota di usufruire di un’ulteriore step di potenza se avrà il giusto quantitativo di energia per farlo, leggi qui).

Un trucchetto che aumenterà sicuramente, secondo il dirigente Williams, lo spettacolo in pista: “Dobbiamo perfezionare i nostri modelli di simulazione. Il carico di lavoro che grava sui conducenti è elevato, ma abbiamo ancora sei mesi per cercare di semplificargli la vita. Avranno la possibilità di giocare con le diverse modalità di energia, e ovviamente chi saprà farlo meglio, avrà un vantaggio.I sorpassi saranno agevolati e non ostacolati. Credo che i piloti abbiano più strumenti rispetto a quest’anno di finalizzare i propri attacchi, incluso il DRS”, ha concluso.


Foto: Red Bull Racing

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