L'ultima edizione del Gran Premio della Malesia si è tenuta nel 2017, eppure gli appassionati continuano a sperare in un ritorno dello spettacolare tracciato di Sepang sul calendario di Formula 1.
Azhan Shafriman Hanif, ministro malese dello sport, ha sottolineato l'alto costo dell'evento, affermando che Liberty Media - organizzazione a capo della F1 - aveva stimato la spesa annuale intorno ai 70 milioni di dollari.
A queste cifre,riportare la Malesia nel calendario è praticamente impraticabile. Anche il ministro della gioventù e dello sport, Hannah Yeoh, ha smorzato ogni ipotesi di ritorno del GP della Malesia così: “I costi di ospitalità da pagare a Liberty Media sono stimati in circa 70 milioni di dollari all'anno, con contratti che durano in genere da tre a cinque anni.
"Ciò comporterebbe un impegno finanziario compreso tra 900 milioni e 1,5 miliardi di RM [Ringgit malesi, la valuta locale, ndr]."
Inoltre, la Malesia sarebbe costretta a competere contro Paesi limitrofi come Singapore - stabilmente in calendario dal 2008, eccezion fatta per il periodo del COVID-19 - e Thailanda, che sarebbe interessata ad ospitare una gara a partire dal 2028.
"La Formula 1 è un evento sportivo prestigioso seguito da appassionati in tutto il mondo. Quindi, se potessimo permettercelo, sarebbe bello ospitarlo in Malesia. Però questi fattori combinati [economici e geografici, ndr] significano che riportare la F1 in Malesia non rientra nei nostri piani attuali", ha concluso Yeoh.
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