FIA - Tombazis, allarme 2026: «Alcuni team non saranno pronti per Melbourne»
18/09/2025 12:30:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Il prossimo anno la Formula 1 affronterà il suo più grande cambiamento regolamentare dai tempi del 2014. In occasione del Gran Premio di Monza, il delegato tecnico della FIA, Nikolas Tombazis, è stato intervistato in esclusiva da Virgilio Motori proprio su questo tema e, con grande sorpresa di tutti, ha fatto una rivelazione, che se confermata anche a febbraio potrebbe rendere l'inizio del prossimo mondiale un vero e proprio caos.

Rispondendo ai quesiti dei colleghi italiani il greco ha iniziato il suo intervento dicendo: "Il motivo per il quale la FIA ha deciso di cambiare regolamento il prossimo anno è sia tecnologico che pratico, oltre al fatto che alcuni obiettivi sono stati raggiunti e altri meno".

"Dal lato pratico, nel 2021, se non ricordo male, la Honda aveva deciso di lasciare la Formula 1 e anche la partecipazione della Renault sembrava incerta. I motori della generazione che si sta chiudendo adesso, quelli introdotti nel 2014, erano molto complicati, e si riteneva che per un nuovo fornitore fosse praticamente impossibile entrare in gioco. Qualunque nuovo motorista avrebbe dovuto confrontarsi con avversari già presenti da dieci anni, e questo avrebbe reso impossibile raggiungere un livello di competitività in pochi anni. Una casa automobilistica non entra per essere umiliata, quindi partecipare in una situazione regolamentare stabile, con l’MGU-H e tutto il resto, avrebbe significato forse impiegare cinque o dieci anni prima di diventare competitiva. Questo non era proponibile: rischiavamo di rimanere con soli due fornitori, Ferrari e Mercedes, e non sarebbe stato il profilo giusto per lo sport".

"Dal lato tecnologico, invece, abbiamo fatto incontri di alto livello con i vertici delle case automobilistiche, non parlo di Formula 1, ma delle case stesse e ci è stato indicato un orientamento verso una transizione più marcata nell’elettrico. Tutti volevano un aumento significativo della parte elettrica, la riduzione dei costi e una maggiore semplificazione. Questo ha portato all’incremento della quota elettrica e alla rimozione dell’MGU-H, insieme ad altre misure di semplificazione. Sul fronte dei costi, devo dire che abbiamo ottenuto una riduzione, ma non al livello che avremmo desiderato: i motori rimangono ancora troppo costosi e troppo complicati".

Il lavoro degli undici team procede senza sosta in vista della prossima stagione. Nonostante l’impegno massimo per affrontare al meglio il nuovo ciclo regolamentare, a preoccupare sono state le parole del delegato FIA riguardo a ciò che potremmo vedere a Melbourne tra pochi mesi. Secondo lui, infatti, diversi team non saranno pronti per il primo Gran Premio, e questo potrebbe generare molto caos nella fase iniziale del campionato.

"Le squadre non saranno tutte pronte al 2026. Ci saranno tante novità da gestire, quindi qualcuno non sarà al livello, mentre qualcun altro avrà frainteso qualcosa all’inizio e dovrà recuperare. È prevedibile che nelle prime fasi ci saranno fluttuazioni importanti di prestazioni". Non ci resta quindi che attendere l’avvio del prossimo campionato perché, se queste ultime affermazioni troveranno conferma, sarà senz’altro destinato a regalare grande spettacolo.

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Foto copertina x.com


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