La McLaren ha registrato la peggior qualifica stagionale a Baku, con Lando Norris settimo ed Oscar Piastri solamente nono.
Sin dal venerdì, la prestazione della MCL39 sul circuito azero si è mostrata alquanto aleatoria: estremamente competitiva a tratti, difficile da decifrare in altri frangenti.
Eppure, la sessione di sabato che ha stabilito la griglia di partenza per la gara di domenica fa senza dubbio riflettere.
Per la prima volta in questo Mondiale, Piastri ha commesso un errore "banale", un errore che nessuno si aspettava da un pilota mentalmente forte come lui.
Finire nelle barriere alla curva 3 del suo primo giro del Q3 lo ha condannato alla nona posizione in griglia, solamente perché Charles Leclerc aveva concluso le sue qualifiche con un simile incidente alla curva 15 qualche minuto prima.
Tale scenario ha servito su un piatto d'argento l'occasione più ghiotta della stagione a Lando Norris: un piazzamento in prima fila avrebbe avuto un impatto potenzialmente esponenziale nella lotta al titolo.
Invece, nel suo giro decisivo, il numero 4 - ancora una volta - non è stato perfetto; non è riuscito a controllare la sua McLaren com'era necessario per lanciare un messaggio all'australiano.
Partire settimo rappresenta comunque un vantaggio sul compagno di squadra, ma non uno che può davvero spaventare Piastri in ottica futura. Paradossalmente, Oscar esce dalla sessione di qualifica di ieri pensando: "Qualche errore me lo posso permettere."
È oramai noto, avendolo ammesso anch'egli in prima persona, che Norris abbia delle difficoltà nel gestire la pressione. Eppure, nonostante ieri si fosse delineato lo scenario per lui ideale, ha mancato la grande occasione di rifilare un gancio (metaforicamente parlando) al suo avversario.
Se è esistito, nel corso dell'anno, un momento in cui il britannico doveva cercare di entrare nella testa del rivale, allora quello era senza dubbio il sabato pomeriggio a Baku. E quel momento è ben presto sfumato.
I sedici weekend - escludendo il diciassettesimo, che è ancora in corso in Azerbaigian - a cui abbiamo assistito finora nel 2025 ci lasciano con un'inconfutabile certezza: la McLaren è una vettura dominante, una di quelle che resterà nella storia della Formula 1.
Lo conferma il fatto che, con ogni probabilità, il team di Woking vincerà il campionato costruttori nella giornata odierna, nonostante i sette fine settimana mancanti al termine della stagione.
In tanti, però, si chiedono se i due piloti siano davvero all'altezza di vivere una situazione del genere. Secondo l'opinione pubblica, supportata da molteplici esperti, ci sarebbero almeno tre piloti più forti di Norris e Piastri; ovvero Verstappen, Russell e Leclerc.
Sia chiaro: cambiare il destino dello sport è impossibile, così come avere piena meritrocazia. Una cosa però è certa: come si è visto anche in quel di Baku, entrambi i membri della coppia della McLaren non hanno ancora dato l'impressione di essere pronti a diventare campioni del mondo. Nessuno dei due ha dimostrato, nella propria carriera in generale, di essere un fuoriclasse.
E forse, paradossalmente, è proprio questo che rende la contesa al titolo così affascinante ed allo stesso tempo anticlimatica e talvolta "noiosa": quella consapevolezza che prima o poi uno tra Piastri e Norris trionferà sul compagno di squadra, ma che non avrebbe trionfato se a guidare l'altra MCL39 ci fosse stato un pilota diverso.
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