Il direttore tecnico della Red Bull, Pierre Waché, ha recentemente fornito un aggiornamento sullo sviluppo della vettura che la scuderia di Milton Keynes schiererà nella stagione 2026.
Il prossimo campionato segnerà infatti un profondo cambio regolamentare, con monoposto completamente riprogettate e nuovi propulsori ibridi. Per la prima volta nella sua storia, Red Bull realizzerà internamente il proprio motore, attraverso la divisione Red Bull Powertrains.
A poco più di tre mesi dai primi test, Waché ha condiviso un quadro incoraggiante sull’avanzamento dei lavori: "Per quanto riguarda il motore, è difficile dirlo, ma sembra molto, molto promettente", ha dichiarato il francese a racingnews365. Il tecnico ha poi evidenziato come la sfida più grande riguarderà la parte telaistica, fortemente influenzata dalle nuove norme aerodinamiche: "Per quanto riguarda la vettura, ci sono nuove regole ed è difficile prevedere cosa faranno gli altri. Di solito si impara molto dopo aver visto le altre auto, cercando di capire le loro idee. Mi auguro che troveremo la direzione giusta, ma non si può mai sapere".
Dopo quattro stagioni di dominio quasi assoluto, il 2025 ha rappresentato un anno di transizione difficile per Red Bull, con risultati altalenanti e qualche passo falso nel mondiale costruttori. Tuttavia, grazie ai recenti successi di Max Verstappen, la squadra sembra aver ritrovato fiducia e solidità tecnica. "Quello che stiamo facendo adesso è molto importante", ha aggiunto Waché. "Anche se il regolamento cambierà, tutto ciò che impariamo oggi, in termini di caratteristiche e di ciò di cui hanno bisogno i nostri piloti, compreso Yuki, sarà utile anche in futuro. Cambieranno le soluzioni, ma non la filosofia di base".
Tutto lascia pensare che la rivoluzione 2026 sarà uno spartiacque per la Red Bull, che, come la Ferrari, dovrà rialzarsi dopo alcune stagioni di difficoltà. Nei prossimi mesi capiremo dunque se il coraggio di costruire tutto in casa potrà davvero tradursi in un nuovo ciclo vincente.
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