Ferrari, Turrini: «Che macchina hanno dato a Hamilton? Vasseur legato ai risultati»
23/10/2025 19:15:00 Tempo di lettura: 4 minuti

Quella del passaggio di Lewis Hamilton in Ferrari è stata la notizia dell'anno, che ha fatto da denominatore comune sia alla passata stagione, quando è stata annunciata, sia a quella attuale, tenendo banco senza sosta sin dal primo GP del campionato. Una notizia che ha fatto emozionare e sognare i fan di tutto il mondo, ma anche portato tutti gli addetti ai lavori a fornire un proprio punto di vista sulla questione, spesse volte legati alle, purtroppo negative, prestazioni di cui si è reso autore il sette volte campione iridato. Sir Lewis, infatti, ha faticato moltissimo sin dal suo sbarco a Maranello, avendo difficoltà ad adattarsi alla sua nuova vita in Ferrari e mostrare prestazioni di ci cui per anni è stato capace. E per comprendere tutto basta considerare come mai, fin'ora, sia riuscito ad andare oltre un quarto posto in gara: bottino deludente per un pilota del suo calibro, che peggiora se messo a confronto con quello del suo compagno di squadra, Charles Leclerc, che ha staccando il britannico di circa 50 punti in classifica.

Tanti punti di vista...

Insomma, una situazione durissima per Lewis (che sta comunque mostrando dei passi in avanti nelle utlime gare), di cui molti addetti ai lavori stanno parlando nel paddock, mostrando punti di vista assai diversi tra loro. Alcuni tra i personaggi che si sono espressi sulla questione sostengono come correre in un team come la Ferrari abbia portato l'ex Mercedes a non "reggere" la pressione che ha portato a fallire altri suoi predecessori. Per altri, invece, la delusione legata al rendimento del britannico è solo in parte figlia di un suo calo, ma da imputare ad una Ferrari che, in questa annata, ha deluso fortemente le attese, affidandogli una vettura lenta, poco competitiva e incapace di metterlo nelle condizioni di fare bene. Il tutto complicato da un ambiente poco sereno e ricco voci legate a possibili avvicendamenti al vertice che, nei fatti, non hanno certo aiutato il Cavallino ad uscire dalla crisi 2025 in cui si è cacciato. Tra questi c'è anche Leo Turrini, che nel suo blog "Profondo Rosso", ha commentato il presente ferrarista e riflettuto sul valore dei piloti, in particolare, del sette volte iridato.

L'idea di Turrini

"Un anno di Ferrari vissuto dolorosamente. Zero vittorie. La sensazione deprimente di una imbarazzante incapacità di correggere i difetti della macchina. [...] La verità è sotto gli occhi di tutti. [...] Il secondo posto nei costruttori del 2024 aveva alimentato speranze perché, finalmente, le Rosse erano state in lizza per un titolo. [...] Sulla questione Vasseur non c’è bisogno di essere Einstein per ipotizzare scenari inesorabilmente legati al risultato del 2026. Lo shock della stagione attuale non lascia scampo: da marzo Ferrari dovrà lottare per vincere. Altrimenti, lo sapete già. Dei piloti mi fido. [...] Hamilton è Hamilton. Poteva dare di più? Sì, per carità. [...] Che macchina gli hanno dato? Che evoluzione tecnica c’è stata? Dal Messico al Messico, e’ stata dura sopravvivere".

Foto copertina www.ferrari.com

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