Il Gran Premio di Città del Messico prometteva un finale adrenalinico, con Max Verstappen alla caccia di Charles Leclerc e Oscar Piastri negli scarichi di Oliver Bearman, alla ricerca di punti importanti per il Mondiale. Tuttavia, l'azione è stata tagliata corta a seguito di una Virtual Safety Car uscita a pochi minuti dalla fine, poiché la Williams di Carlos Sainz aveva perso potenza e aveva iniziato a fumare. Lo spagnolo la aveva parcheggiata nella via di fuga, ma la direzione gara ha preferito non prendersi rischi e seguire il protocollo.
Con questo scenario, Max Verstappen si è dovuto accontentare della terza posizione. Tuttavia, l'olandese ha accettato la situazione con pacatezza, senza lasciarsi andare a team radio troppo accesi, come magari avrebbe fatto in passato. Anche parlando in conferenza stampa, il pilota della Red Bull ha dimostrato di aver accettato gli ultimi giri con filosofia: "La Safety Car è stata mia alleata in alcuni momenti della mia carriera. A volte si perde e a volte si vince, queste sono le corse. Mi sarei divertito, Charles un po' meno perché doveva difendersi".
Una dichiarazione che sta a metà tra il PR, con parole lucide e calcolate, e la sua reale mentalità per queste ultime gare. Verstappen non ha niente da perdere, non ha la pressione di chi è favorito per il Mondiale. Lui darà tutto, senza calcolare i punti con il bilancino, senza timore di portare a casa un DNF. E se non ce la farà non avrà nulla da recriminarsi.
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