GP Brasile - Performance check: da prima ad ultima forza, inspiegabile Red Bull
09/11/2025 15:20:00 Tempo di lettura: 12 minuti

Il tracciato di Interlagos si aggiunge all'affollata lista delle piste da medio/alto carico aerodinamico. Nessuna novità per i team a questo giro. Orami si tratta solamente di amministrate bene i pacchetti a propria disposizione prima di immergerci nella stagione 2026. La pista è da medio/alto carico, però l'asfalto garantisce, per contro, scarsissimo grip meccanico.

Ne scaturisce una classifica alquanto particolare che vi andremo a commentare nei prossimi paragrafi. Prima di farlo è doveroso riassumere quanto avvenuto durante l'anno sulle piste da medio/alto carico aerodinamico avvalendosi della nostra rubrica del performance check.

Medio/alto carico aerodinamico (Australia, Giappone, Bahrain, Arabia Saudita, Miami, Spagna, Gran Bretagna, USA)

Melbourne (R01) avevamo registrato la seguente situazione. Norris e la McLaren avevano dimostrato di poter creare un gap di 4 decimi tra loro e la prima rivale, in quel caso la Red Bull di Verstappen. Alle spalle di Max tutti più compatti con Red Bull, Racing Bulls, Williams Ferrari racchiusi in 274 millesimi. Alpine, Aston Martin, Sauber e Haas hanno in quel caso fatto un po’ storia a sé (vedere grafico a seguire).

GP Bahrain 2025, performance Check

In Giappone (R03) invece la situazione si è evoluta. A Suzuka abbiamo visto una Red Bull molto vicina alla McLaren, una Ferrari capace di sfidare la Mercedes, con Racing Bulls, Williams, Aston Martin, Haas e Alpine quantomeno appaiate e poi una Sauber solitaria in fondo.

GP Bahrain 2025, performance Check

In Bahrain (R04) le squadre hanno cercato di trovare il giusto compromesso tra il generare carico per affrontare le curve veloci senza strapazzare troppo le gomme ed essere veloci in rettilineo. Sakhir, ricordiamo, ha fatto un po' di storia a sé a causa del tanto degrado che ha sopreso tutti.  La McLaren è stata molto forte in ogni condizione. Mercedes a 168 millesimi, con la Ferrari a 166 dalla vettura di RussellAlpine molto vicina alla SF-25 (+41 millesimi), mentre Verstappen ancora più distante ad oltre 2 decimi. Il che ha portato alla condizione di avere le squadre della top-10 racchiuse in meno di 6 decimi. La Red Bull affonda, mentre la Ferrari risale. 

Sakhir credevamo che i progressi fatti dalla Ferrari potessero derivare anche dal nuovo fondo, oltre che dal caldo inaspettato che ha interessato il weekend. Forse invece, prendendo atto dei valori emersi a Jeddah, con la gestione delle gomme tornata sugli 'standard' stagionali, dobbiamo dire che tanto della prestazione vista in Bahrain sembrerebbe essere derivata proprio dal fatto di aver saputo sfruttare le condizioni avverse e critiche del circuito.GP Bahrain 2025, Performance Check

Jeddah (R05) la Ferrari torna rapidamente ad essere la quarta forza. La Red Bull invece fa un deciso balzo in avanti, facendo pensare di aver vissuto in Bahrain soltanto una brutta parentesi di quest'inizio di stagione. In Arabia Saudita abbiamo avuto Red Bull McLaren in 10 millesimi, Mercedes molto competitiva e solida con entrambe le vettura a 113 millesimi dalla vetta con Russell, mentre la Ferrari è risultata essere quarta forza con distacco a 376 millesimi. Dopo di che troviamo una situazione molto interessante per quanto riguarda le zone basse della top-10, con Racing Bulls, Williams e Alpine racchiuse in 167 millesimi, anche se complessivamente ad oltre 7 decimi dal vertice. Chiudono nell'ordine Aston Martin, Haas Sauber ad oltre un secondo.

GP Arabia Saudita, performance check

Miami (R06) tutti i motorizzati Mercedes, McLaren compresa, cambiano gli elementi della power unit mettendosi nelle stesse condizioni di Red Bull Ferrari che lo avevano già fatto nel precedente evento di Jeddah. In Florida, le squadre adottano pressoché la stessa configurazione aerodinamica dell'ultima tappa e in effetti non è che la situazione cambi molto rispetto all'Arabia Saudita, almeno per il gruppo di testa. Red Bull, McLaren Mercedes sono racchiuse in appena 67 millesimi, stavolta con un Kimi Antonelli in grande spolvero.

La nota stonata è rappresentata dalla Ferrari, la quale soffre molto la difficoltà dei tecnici di Maranello nel comprendere e saper sfruttare il pacchetto a propria disposizione. Hamilton e Leclerc a Miami guidano sulle uova, come se venisse loro a mancare quella dose di carico aerodinamico che gli permetterebbe invece di avere più fiducia nell'affrontare le curve e questo è assolutamente il deficit più grande che emerge dalle qualifiche.

Hamilton viene eliminato in Q2, mentre Leclerc soffre tantissimo nei curvoni veloci del T1, dove perde 4 decimi dal poleman Verstappen. Negli altri due intertempi, con curve lente e lunghi rettilinei, la situazione migliora gradualmente con Charles che risulta addirittura il pilota di riferimento nel T3, ma il gap perso nei settori recedenti è troppo grande (4 decimi nel primo e 2 nel secondo, se si guarda Verstappen). Manca carico, o meglio non si riesce a comprendere come generarlo nel modo corretto. Il risultato è una Ferrari in caduta libera a 550 millesimi dalla vetta.

La Williams, forte anche del cambio motore, diventa momentaneamente quarta forza, registrando anche dei buoni progressi che la portano a 365 millesimi dal vertice. Segnaliamo invece un netto miglioramento della Sauber, grazie al gran sabato di Bortoleto, mentre precipita in fondo l'Aston Martin.

Miami GP, Performance check

In Spagna (R09) c'erano tante attese attorno alla TD018. C'era chi sperava potesse togliere un po' di quel dominio ostentato dalla McLaren sin da inizio stagione, ma la verità è che in realtà, questa direttiva pensata dalla FIA, è andata sostanzialmente in favore del team leader del mondiale. 

Se negli ultimi weekend a medio/alto carico avevamo avuto McLaren, Mercedes e Red Bull molto vicine al vertice, qui a Barcellona le maglie si allargano. La MCL39 è rimasta nettamente davanti a tutti, con la squadra di Milton Keynes e di Stoccarda che viaggiano di pari passo, ma ben staccate. La Ferrari recupera qualche decimo, ma anche lei resta ben distante dalle squadre davanti.

GP Spagna 2025, performance check

Silverstone (R12). Siamo abituati a dare dei giudizi molto critici nei confronti della Ferrari. Se i risultati non sono in linea con le attese allora il weekend è totalmente da buttare. In realtà se guardiamo nel complesso tutta la situazione, la squadra di Maranello ha fatto dei progressi consistenti a Silverstone rispetto a Barcellona. Poi certo non è solamente il carico che conta, tant'è che la McLaren è riuscita ad affrontare i curvoni veloci di Silverstone adottando delle ali più scariche.

Forse la più vicina al circuito britannico, per tipologia di pista, tra quelle già mandate in archivio è Suzuka. In Giappone avevamo visto una McLaren e una Red Bull fare un altro sport ripetto Ferrari Mercedes, mentre circa 3 mesi dopo abbiamo una situazione molto più compatta con quattro squadre racchiuse in poco più di 2 decimi. La griglia è sostanzialmente divisa a metà tra top team e non. Possiamo definire il GP di Gran Bretagna una sorta di spartiacque in tal senso. 

Le novità portate dai team in queste ultime tappe europee sono stati una sorta di boost per le squadre di vertice e anche se Ferrari Mercedes si sono prese un weekend di pausa, sembra stiano usufruendo bene del nuovo fondo e delle piccole migliorie aerodinamiche introdotte sulla vettura. McLaren Red Bull restano il riferimento nei circuiti con curve ad alta percorrenza (specialmente la RB21), ma il gap sembrava essersi assottigliato

GP Gran Bretagna 2025, performance check

Texas (R19). Se in Gran Bretagna i margini sembravano essersi assottigliati tra le squadre, almeno in qualifica, forte degli ultimi aggiornamenti, è la Red Bull ad avere la meglio sui tracciati permenenti e caratterizzati da delle caratteristiche per così dire miste. McLaren, Mercedes e Ferrari (di cui parleremo nei prossimi giorni), sembrano essere più o meno sullo stesso piano, mentre la Red Bull, con Verstappen, stacca nettamente tutto il gruppo (3 decimi) permettendosi anche di non fare il secondo tentativo al termine del Q3. Ovviamente, cosa non voluta, ma che fa molto pensare. 

GP Austin 2025, performance check

Bella anche la lotta tra Williams, Aston Martin e Haas, molto compatte per dei posti in top-10, mentre più staccate sono la Sauber e la Racing Bulls con Alpine lontano dai radar. 

Red Bull inspiegabile fanalino di coda, cresce Alpine

Dopo essere stata prima forza ad Austin, la Red Bull si ritrova inspiegabilmente fanalino di coda al termine delle qualifiche del GP del Brasile. Il grafico del performance check può risultare un po' strano a causa dell'involuzione della pista. Molte squadre/piloti hanno ottenuto tempi migliori in Q2 che in Q3. Parliamo di Leclerc, Piastri, Russell, Lawson, Bearman (se fosse riuscito a replicare il crono fatto in Q2 sarebbe scattato dalla P3), Gasly e Hulkenberg.

GP Brasile 2025, performance check

Inspiegabile però la performance di Verstappen, che ha chiuso 16° con un tempo inferiore complessivamente a qualsiasi altro team. Per lui problemi importanti di grip e forse anche un errore fatto a livello di set-up da parte della squadra. La gara ci toglierà sicuramente alcuni dubbi. Max scatterà dalla pit lane dopo che i meccanici avranno attuato dei correttivi a livello di set-up e sostituito la power unit. Buona crescita Alpine, 5° forza in qualifica questo weekend. Se togliamo la Red Bull, le migliori prestazioni delle squadre sono racchiuse in un gap di poco più di 5 decimi ad Interlagos


Foto: Red Bull

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