È un Nikita Mazepin senza peli sulla lingua quello che si è presentato ai microfoni di The Race per una lunga intervista. Il giovane pilota russo, tra i tanti argomenti affrontati, ha parlato anche del comportamento di alcuni veterani del circus. Questi ultimi, secondo il suo parere, predicano bene e razzolano male. Di seguito un estratto delle dichiarazioni.
Mazepin: "Quello che è successo è molto deludente..."
Nel sabato di qualifiche del GP dell'Arabia Saudita, Mazepin, al termine della Q1, si era lamentato con Sebastian Vettel e Max Verstappen, colpevoli di averlo rallentato durante il suo giro veloce. La stessa cosa era avvenuta a parti inverse in Bahrain, scatenando le critiche del tedesco e dell'olandese.
Il russo è tornato su entrambe le vicende proprio nell'intervista rilasciata a The Race:
"Abbiamo avuto una riunione di un’ora con Michael Masi, il quale ci aveva ricordato le regole. La vecchia generazione di piloti aveva ribadito che era incluso nel gentlemen’s agreement il fatto di non sorpassare all’ultima curva. Poi, il giorno dopo, ed in modo poco sicuro, gli stessi entrano aggressivi all’ultima curva e ti tengono dietro, alle loro spalle. Le regole sono uguali per tutti, ed io sono nuovo in questo sport. Quindi, starò al gioco e farò quello che fanno gli altri. Ma quello che penso sia inaccettabile è criticare la giovane generazione per poi, con il passare della stagione, cambiare leggermente il loro approccio. Ho bisogno di imparare e di analizzare, perché quello che è successo è stato molto deludente, dato che sono stato superato da Vettel e Max ed entrambi hanno poi frenato sul rettilineo. Ho dovuto frenare anch’io. Se perdi un secondo e mezzo entrando in curva 1 non ha senso continuare al ritmo che stiamo seguendo. Sono arrabbiato, ma la prossima volta non crederà a quello che qualcuno dirà sul gentlemen’s agreement. In Bahrain? Ero molto preoccupato per le mie azioni, dove avevo fatto una cosa molto simile a quella che mettevo in pratica in Formula 2, lì dove sarebbe stata presa senza alcuna critica. Avevo superato alcune vetture che stavano andando molto lente nell’ultima curva, perché avvertivo la necessità di spingere. Più tardi sono stato contestato con pesanti polemiche sul fatto che non fosse accettabile una manovra di questo genere in Formula 1. Però, venti gare dopo, è interessante notare che gli stessi piloti che vantano una lunga esperienza nel Circus sono stati i primi a superarmi. Era un gruppo di quattro o cinque auto che hanno compiuto questa manovra, ed io mi trovato a 150 metri dall’inizio del giro cronometrato".