La stagione 2022 di Formula 1 è alle porte, presto scopriremo se i vari progetti delle scuderie per il grande reset regolamentare avranno avuto successo o si riveleranno un fallimento. Per ciascuna scuderia, al netto della buona riuscita della monoposto, anche la formazione piloti potrebbe essere determinante per affrontare questo grande cambiamento, Alpine lo farà puntando sull’esperienza di Alonso e sul talento sempre più emergente di Esteban Ocon. Ricorrendo ad una metafora da Guerre Stellari si potrebbe dire che la coppia Alpine, insieme a quella McLaren, nel 2021 ha fatto parte di quella Resistenza in grado di interrompere l’egemonia dell’Impero Red Bull / Mercedes vincendo le battaglie a Budapest ed a Monza.
Alonso quest‘anno sarà il pilota più anziano sulla griglia, il maestro Jedi della F1. Tornato in F1 nel 2021 dopo due anni di assenza, il due volte campione è stato protagonista di alcune prestazioni importanti nella scorsa stagione, in particolare ricordiamo la sua strenua difesa contro il Sith Lewis Hamilton in Ungheria, che ha garantito il successo del compagno di Esteban Ocon, ed il successivo podio in Qatar.
Alonso con gli anni non ha perso nessuna delle qualità che lo rendono un bene così prezioso per Alpine e per tutto il circus, e la sua esperienza si rivelerà sicuramente preziosa per la squadra nel 2022.
Lo spagnolo, anche se non è particolarmente famoso per questo, potrebbe anche essere importante nello sviluppo dell'auto durante la stagione. Ha già attraversato una serie di grandi cambiamenti regolamentari in F1, tra cui il cambio di filosofia aerodinamica nel 2009 e l'alba dell'era turbo-ibrida nel 2014, e la sua esperienza nell'adattarsi a questi cambiamenti lo aiuterà ad affrontare meglio l’inizio di stagione. In questa prima fase Alpine potrebbe quindi ottenere ottimi risultati ed avvantaggiarsi di un discreto sprint.
Naturalmente le aspirazioni di Alpine sono più alte del quinto posto ottenuto nel 2021, e Alonso ha sposato il progetto proprio con questo obiettivo in mente: poter lottare per il campionato del mondo e porre fine all’Impero di Wolff ed Horner.
Ambizione che ovviamente appartiene anche al giovane padawan Esteban Ocon. Il pilota francese non arriva in F1 con fanfare napoleoniche, non è sicuramente il “predestinato” che ha vinto la corsa di sgusci su Tatooine (Monza 2019), ed è proprio il Lato Oscuro ad accompagnare i primi anni della sua carriera. La vittoria nella F3 Europea del 2014 lo fa infatti entrare in orbita Mercedes che lo sceglie per arricchire il suo programma per giovani piloti e nel 2016 lo avvia in Formula 1 prestandolo a Renault che lo annuncia come terzo pilota per quella stagione. Ma l’esordio in F1 arriva con la scuderia Manor che lo sceglie per sostituire il deludente Haryanto già a partire dal GP del Belgio 2016.
Seguono poi due stagioni con la Force India, sempre sotto l’ala di Mercedes e dell’Imperatore Toto Wolff che vuole far crescere l’apprendista Ocon per vedere se ha le carte in regola per arrivare in prima squadra.
Il 2017 e 2018 non sono anni facili per il pilota francese che deve affrontare una difficile convivenza con Sergio Perez, fatta di scontri feroci in pista ed elevata tensione fuori pista, tanto che dopo il Gp del Belgio 2017, in cui i due arrivarono nuovamente a contatto, la squadra minacciò entrambi i piloti di sospenderli se non avessero cambiato atteggiamento.
Ocon intanto conquista un record alquanto particolare. È l’unico pilota ad aver completato 27 gare consecutive dal suo esordio: il padawan francese dispone di una buona dose di fortuna, ma è sicuramente anche abile ed intelligente nella gestione della gara.
Il 2018 è un anno alquanto anonimo per Ocon (di rilevante ricordiamo l’incidente e la successiva lite con Verstappen in Brasile) ed alla fine della stagione si ritrova infatti senza un sedile, anche perché la Force India, in crisi finanziaria, si salva solo grazie all’intervento del magnate canadese Lawrence Stroll, che però in cambio vuole un posto per far esordire il figlio Lance.
Nel 2019 riveste quindi il ruolo di terzo pilota per Mercedes e Force India senza mai disputare un GP. Ma nel frattempo la Renault ha avviato un piano per tornare protagonista in F1 e decide di puntare sul giovane pilota francese per il suo patriottico rilancio che fa anche affidamento su ingenti fondi dello Stato.
Quindi nel 2020 Ocon è di nuovo in pista, affrancato dal controllo dell’Impero e affiancato ad un altro pilota di grande esperienza: il solare Jedi Daniel Ricciardo.
Il primo anno in Renault è alquanto sotto tono, Ocon impara molto da Daniel, ma finisce la stagione con circa la metà dei punti del compagno.
Il 2021 è stato l’anno della crescita e della prima vittoria in un Gran Premio, e i grandi sconvolgimenti nell’universo della F1 ci diranno se il padawan è pronto per la definitiva promozione a cavaliere Jedi. Che la forza sia con te.
Piloti Red Bull F1 2022 - Max tritatutto, Sergio is the new Valtteri
Piloti Ferrari F1 2022 - Leclerc Sainz ambizioni mondiali
Piloti McLaren F1 2022 - Ricciardo Norris, carica ad alto potenziale
Piloti Haas F1 2022 - Schumacher Mazepin, eredità pesanti
Piloti Alpine F1 2022 - Alonso Ocon, il maestro e il padawan
Piloti Aston Martin F1 2022 - Vettel Stroll, contro tutto e tutti
Piloti Williams F1 2022 - Albon Latifi, la strana coppia