La tematica principale scaturita dalla prima sessione di test catalani è essenzialmente una e si chiama porpoising, o se volete rimbalzo aerodinamico. Le immagini della Ferrari che ondeggia in rettilineo, quasi a ricopiare l’andamento di un delfino che nuota in mare aperto, hanno fatto il giro del web (se vuoi le puoi rivedere qui) e mettono in evidenza un comportamento nocivo della vettura generato da un non perfetto controllo dell’effetto suolo.
Secondo Binotto, team principal Ferrari, tutte le squadre hanno sottovalutato quest’aspetto nella fase di progettazione della monoposto 2022, con la McLaren che sembrerebbe avere un vantaggio sulla concorrenza. Ma comunque nulla di allarmante per quanto riguarda la casa di Maranello. Nonostante il direttore tecnico di Woking abbia riferito di vedere la MCL36 davanti a tutti nella comprensione del porpoising, ha anche parlato di una F1-75 molto solida e precisa in pista: soltanto in particolari condizioni il fenomeno si sarebbe manifestato anche sulla vettura di Maranello (qui le sue parole).
Charles Leclerc, Ferrari F1-75, Test Barcellona 2022 (foto: Twitter, Formula1).
Soluzione bocciata dai team
Ovviamente, impossibile sapere quella che è l’effettiva situazione soltanto dopo tre giornate di test, ma è chiaro che il rimbalzo aerodinamico stia generando alle squadre dei terribili mal di testa. Problemi che secondo quanto riportato da ‘FormulaPassion’ si sarebbero potuti molto alleviare se solo le squadre avessero accettato le modifiche last minute proposte dalla FIA.
“Eravamo pronti a permettere alle scuderie di piegare il fondo vettura verso l’alto di 25 millimetri” ha confidato Pat Fry, uno dei responsabili della stesura del nuovo regolamento tecnico. “Il porpoising sarebbe senz’altro stato minore. Però i team non hanno accettato. Ormai erano in una fase troppo avanzata del progetto”.
Foto: Twitter, Formula1
Nonostante il rimbalzo aerodinamico stia causando molti grattacapi ai tecnici di F1, i team avrebbero ...