Il team principal dell'Aston Martin Mike Krack ha spiegato il coinvolgimento di Sebastian Vettel nelle discussioni con i piloti che si sono svolte nel corso del weekend del Gran Premio dell'Arabia Saudita. Il quattro volte campione del mondo era assente dalla riunione dei piloti tenutasi ieri sera a seguito di un attacco missilistico a un impianto di carburante Aramco, che ha portato a intensi colloqui per decidere la migliore linea d'azione. La decisione ufficiale è che il weekend di gara proseguirà come previsto, con l'Associazione dei Piloti del Grand Prix che conferma la propria posizione attraverso una dichiarazione firmata dal Presidente Alexander Wurz.
Le condizioni di Vettel
Vettel è uno dei due attuali direttori della GPDA, insieme a George Russell della Mercedes. Data la recente ferma posizione di Vettel secondo cui non si sarebbe recato in Russia se quest'anno si fosse tenuto un Gran Premio all'Autodromo di Sochi, alla luce dell'inizio dell'azione militare della Russia nella vicina Ucraina, l'opinione del pilota tedesco sugli eventi in pista sono di evidente interesse. "Sappiamo che Sebastian è un ragazzo intelligente", ha detto Krack ai media. "Ha un'opinione ed è anche libero di annunciarla o di spiegarla. In questo caso non è qui, ma alla fine, se pensa di dover esprimere la sua opinione, è libero di farlo". Vettel salterà il suo secondo weekend di gara consecutivo a causa del perdurare della positività al Covid-19. Nico Hulkenberg lo sostituirà di nuovo al voltante della Aston Martin. Krack ha offerto un aggiornamento sulle condizioni del quattro volte campione del mondo, rivelando di essere stato duramente colpito dagli effetti del Covid. "Siamo stati in contatto tutto il tempo. Ha partecipato alle riunioni, ha dato i suoi consigli. Poi, nei giorni successivi. A un certo punto però dovevamo prendere una decisione a causa dei voli e tutti gli impegni contrattuali. Purtroppo non era ancora pronto, quindi dovevamo andare con Nico".
Krack rivela la posizione dell'Aston Martin sulle decisioni per il GP Arabia Saudita
Alla domanda se l'Aston Martin avrebbe costretto uno dei suoi piloti a correre in Arabia Saudita, Krack ha detto che il team sarebbe stato comprensivo. "Ovviamente, non puoi costringere a guidare qualcuno che non vuole", ha spiegato il team principal. "Non siamo in quella situazione. Ma, se lo fossimo, rispetteremmo l'opinione o le preoccupazioni del pilota. Cercheremmo ovviamente di parlare, cercare di trovare un accordo. Ma penso, alla fine, che bisogna rispettare ciò che i piloti vogliono fare. Questo vale anche per i membri della squadra. Siamo stati molto chiari su questo quando abbiamo riunito tutti. Non c'è differenza che si tratti di un pilota o di un membro del team, perché sono tutti preziosi".