Una Red Bull veloce ma sicuramente poco affidabile. È questa la situazione con cui i tecnici di Milton Keynes si trovano a che fare dopo le prime tre gare della stagione. La RB18 si è dimostrata all’altezza della Ferrari almeno nei primi due appuntamenti, con la F1-75 che ha palesato un’evidente superiorità soltanto in Australia. Ancora troppo presto per dire se tali performance sono dovute per lo più alle caratteristiche della pista, oppure alle doti intrinseche della vettura di Maranello. Questo lo si vedrà soltanto tra qualche gara.
Prima però di pensare alle performance, il team austriaco dovrà cercare di risolvere quei fastidiosi problemi al motore che già in due occasioni hanno impedito al campione del mondo in carica di portare a termine la gara. Una situazione di non semplice risoluzione, che però l'alto manager della Red Bull afferma che non scambierebbe mai per nulla al mondo.
Per Christian Horner meglio cercare di rendere la vettura più robusta piuttosto che dover trovare delle performance in una lenta: “Sono stato sempre dell’idea che è meglio riparare un’auto veloce piuttosto che avere a che fare con un’auto affidabile, ma lenta. Ovviamente dobbiamo risolvere i problemi. Non possiamo accettare DNF. Dobbiamo capire qual è il problema e trovare una soluzione”.
In sostanza, affidabilità e prestazioni devono andare di pari passo, ma Horner ritiene che anche se la RB18 si fosse rivelata solida, Verstappen, a Melbourne, non avrebbe comunque avuto alcuna chance di competere per la vittoria. La F1-75 era semplicemente superiore: “Non avevamo il ritmo per battere Leclerc. Quella vettura ha davvero funzionato alla perfezione in Australia con quelle gomme, con quell’asfalto e con quelle temperature. Era imprendibile” riporta ‘RacingNews365.com’.
“Da parte nostra, Max non era per nulla soddisfatto della vettura. Non lo è stato per tutto il fine settimana” ha proseguito. “Non siamo riusciti a metterla nella giusta finestra. Le gomme anteriori si sono deteriorate molto rapidamente in gara è questo, generalmente, è il chiaro segno che non si è trovato il giusto bilanciamento.”
“Charles non ha avuto a che fare con il degrado. Non ha dovuto lavorare sulle gomme come ha fatto Max per ripulirle dal graining. Questo ha sicuramente accentuato alcuni problemi presenti sulla nostra monoposto” ha chiosato gettando uno sguardo sugli appuntamenti futuri. “Adesso ci spostiamo in Europa. Abbiamo alcune cose in cantiere che dovrebbero migliorare le nostre performance. Cercheremo di metterci tutto alle spalle e di guardare avanti”.
Foto: Red Bull Racing